La Fiom Cgil ha stretto un importante accordo con FCA (e con Cnh Industrial) legato a quest’importante fase di ripresa produttiva negli stabilimenti italiani. Come noto, il mese scorso i rappresentanti sindacali e FCA hanno raggiunto un’intesa in merito ad un protocollo di sicurezza da rispettare in tutti gli stabilimenti produttivi dell’azienda per minimizzare il rischio di diffusione del Coronavirus tra i lavoratori.
L’accordo in questione è già stato applicato dalla fine del mese di aprile, con la ripresa produttiva alla Sevel di Atessa e in alcuni reparti di componentistica dei principali stabilimenti italiani dell’azienda. In queste settimane, il nuovo accordo con le rigide misure di sicurezza per i lavoratori sarà applicato su larga scala. Ricordiamo che a breve riprenderà la produzione completa nello stabilimento di Melfi, uno dei principali siti produttivi di FCA, ed anche Cassino potrebbe riaprire (ma solo per pochi giorni).
Il nuovo accordo raggiunto oggi tra FCA e Fiom riguarda la fase di monitoraggio da portare avanti in queste settimane. I sindacati potranno verificare, giornalmente, le misure messe in atto da FCA per la tutela della salute dei lavoratori. Si tratta di un accordo molto importante anche in considerazione del fatto che il protocollo di sicurezza è davvero molto articolato e, quindi, necessita costanti controlli sulla sua corretta attuazione.
In una nota stampa, la segretaria generale Francesca Re David e il responsabile automotive Michele De Palma hanno sottolineato come l’accordo rappresenti “un modo per assicurare le attività di confronto e monitoraggio dell’accordo e delle linee guida firmate unitariamente il 9 aprile in Fca ed il 16 aprile in CNHi e vigenti per tutto il periodo di emergenza Covid-19, periodo in cui le parti valuteranno l’evoluzione sul futuro”.
Per i rappresentati della Fiom si tratta di “un importante passo per la tutela della salute e della sicurezza che valorizza il ruolo e le competenze dei delegati nel confronto con la direzione aziendale in relazione ai bisogni e alle necessità delle lavoratrici e dei lavoratori”. La Fiom sottolinea, inoltre, che l’obiettivo è “di investire nel valore delle corrette relazioni sindacali indispensabili sempre, ma fondamentali per affrontare oltre la crisi sanitaria quella produttiva e occupazionale del settore”.
Ricordiamo che il protocollo da rispettare per la tutela dei lavoratori FCA è stato siglato il mese scorso dalle sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Agcfr. Tale protocollo si articola in versi punti a partire da una serie di costanti interventi per l’igienizzazione e la sanificazione di tutti gli ambienti di lavoro e dall’adozione di una serie di modifiche alle attività lavorative, con l’obiettivo di mantenere le distanze di sicurezza tra i lavoratori.
I lavoratori FCA che sono rientrati al lavoro in queste settimane hanno ricevuto, già dal primo giorno di ripresa lavorativa, un kit di sicurezza (con materiale informativo e dispositivi di protezione) e tutte le indicazioni da seguire per minimizzare il rischio di contagi. Al momento, dai vari stabilimenti FCA che sono tornati in attiva, i feedback relativi al protocollo di sicurezza sono più che positivi.
E’ chiaro, in ogni caso, che l’attività di monitoraggio da parte dei rappresentati sindacali rappresenterà ugualmente un aspetto importante delle prossime settimane, in quanto è opportuno verificare che l’attenzione sull’emergenza Coronavirus resti alta anche durante la fase 2 con i contagi in costante calo. Maggiori dettagli sulla questione potrebbero arrivare già nel corso della prossima settimana quanto le attività produttive di FCA in Italia andranno a coinvolgere un numero maggiore di lavoratori.