In occasione del Salone di Torino del 1998, Lancia presentò al pubblico un concept che anticipava l’arrivo della Thesis: la Lancia Dialogos. Questo progetto deriva dall’idea della casa automobilistica torinese di creare una vettura che avesse tutte le caratteristiche di una dream car.
Questa concept car, infatti, è un misto di eleganza, tradizione e tecnologia con l’aggiunta di elementi futuristici in contrasto con le vetture del passato. Lo sviluppo della Dialogos fu diretto da Mike Robinson, Pietro Camardella, Marco Tencone e Flavio Manzoni.
Lancia Dialogos: la concept car offriva il meglio in termini di comfort, tecnologia e tradizione
Durante la sua vita, il concept ha vissuto molte fasi nelle quali ha assunto diverse forme fino ad arrivare a quella finale nel maggio del 1997. Il Centro Stile Lancia diede vita a cinque modelli in argilla in scala 1:4 ma soltanto tre ipotesi furono sviluppate: Agorà, Arca e Tikal. I primi due progetti si fusero sotto la guida di Camardella fino a dare vita al prototipo definitivo esposto in occasione del Salone di Torino nel 1999.
La Dialogos definitiva si presenta come una grande berlina a tre volumi, caratterizzata da linee molto pulite e retrò che ricordano le auto del passato del marchio italiano. Come è possibile vedere nelle immagini, il concept vantava delle portiere posteriori con apertura controvento mentre quelle anteriori erano tradizionali. In questo modo, si dava grande accessibilità all’intero abitacolo.
Il Centro Stile Lancia si dedicò fortemente al comfort e all’abitabilità nello sviluppo degli interni della Lancia Dialogos, soprattutto grazie alla tecnologia studiata per ridurre al minimo le azioni da parte dell’utente nella conduzione dell’auto.
Fra le caratteristiche più interessanti troviamo i sedili ruotabili di 90° verso l’esterno e il sistema Ego Mode che permetteva l’accensione e lo spegnimento automatico del motore, l’apertura delle portiere e tanto altro ancora.