In seguito alla riapertura delle concessionarie, nelle prime due settimane di maggio 2020 si sono registrate 31.964 unità vendute. Si parla di una diminuzione del 36% rispetto allo stesso mese ma del 2019. Vedendo le percentuali ottenute a marzo (-85%) e ad aprile (-97,5%), si direbbe quasi che si tratta di un ottimo risultato. La verità però è che questo mese si stanno smaltendo le auto bloccate dal lockdown.
Salvatore Saladino, country manager di Dataforce Italia, sostiene che “sarebbe sbagliato leggere i numeri della tabella come un segnale di ripresa. Lo scenario resta di grave crisi con un governo che fa finta di non accorgersene“.
Mercato auto: circa 32.000 vendite registrate nelle prime due settimane di maggio
Nell’immagine presente qui sopra possiamo vedere diverse vetture appartenenti ai brand di Fiat Chrysler Automobiles (FCA). La Fiat Panda, ad esempio, è stata l’auto più venduta tra i privati fra il 1° e il 15 maggio 2020. In particolare, sono stati venduti 931 esemplari della famosa utilitaria.
Tuttavia, parliamo di un decremento del 41,8% rispetto ai 1599 esemplari immatricolati fra il 1° e il 15 maggio 2019. La stessa Panda è stata anche la più venduta fra le società con 54 unità rispetto alle 99 dello stesso periodo ma dello scorso anno (-45,5%).
In seconda posizione troviamo la Lancia Ypsilon che al contrario ha registrato un incremento, passando dai soli sette esemplari venduti nei primi 15 giorni di maggio 2019 ai 54 di quest’anno (+671,4%). Nelle prime tre posizioni della classifica Case Auto e Concessionarie abbiamo Jeep Compass, Lancia Ypsilon e Jeep Renegade con 281, 139 e 131 esemplari, rispettivamente.
Nel noleggio a lungo termine spicca la Fiat Tipo in terza posizione con 173 unità rispetto alle 293 registrate nei primi 15 giorni di maggio 2019 (-41%). Infine, nella classifica del noleggio a breve termine troviamo al primo posto la Fiat 500X con 16 esemplari e al terzo posto la Fiat 500 con 15. In questo caso, però, si è registrato un forte decremento rispetto alla prima quindicina di maggio 2019 (-96,5% e -98,2%, rispettivamente).