È molto difficile pensare come e perché Red Bull non abbia preso abbastanza sul serio Carlos Sainz Jr durante i suoi trascorsi in Toro Rosso. Nel 2014 Sainz, sostenuto dalla Red Bull, vince il campionato di Formula Renault 3.5, un prodotto sicuramente alla pari della GP2. Quando Vettel ha lasciato la Red Bull, il team di Chris Horner ha aperto le porte a Sainz permettendogli di debuttare in Toro Rosso nel 2015 andando ad occupare il posto lasciato libero da Daniil Kvyat a fianco di Verstappen.
Verstappen tuttavia in quella stagione ha totalizzato il maggior numero di punti tra quelli ottenuti dalla coppia di rookie in Toro Rosso proprio nel 2015, sebbene Sainz abbia combattuto con maggiori problemi di affidabilità rispetto all’olandese. I due sono rimasti compagni di squadra per altre quattro gare all’inizio del 2016 prima che Verstappen venisse promosso in Red Bull.
In Red Bull si sono lasciati sfuggire Carlos Sainz
Forse in Red Bull avrebbero dovuto guardare un po’ più da vicino il giovane madrileno. Dopo tutto, quando Sainz ebbe come compagno di squadra l’esperto Daniil Kvyat, i risultati risultarono comunque equiparabili.
In ogni caso risultavano spesso evidenti alcuni attriti tra Carlos Sainz e la Red Bull. A metà del 2017 il madrileno decide infatti che sarebbe stato “improbabile” trascorrere una quarta stagione consecutiva in Toro Rosso, un’osservazione ragionevole dato che nessuno lo aveva mai fatto, ed è stato quindi silurato.
“Questa non è una decisione per Carlos Sainz”, ha dichiarato il direttore del team Toro Rosso Franz Tost a suo tempo, “ha un contratto Red Bull e Red Bull decide cosa fare in futuro” Sainz lasciò la Toro Rosso prima della fine dell’anno, passando in Renault.
A metà 2018 la Red Bull si trovò nella situazione di dover cercare un compagno a Max Verstappen. Sicuramente questa sarebbe la possibilità perfetta per Sainz per effettuare il passaggio verso il team di Horner. Ma invece di richiamarlo dalla Renault, venne promosso Pierre Gasly sulla base di una promettente mezza stagione in Toro Rosso. Il passaggio rappresenterà una decisione non particolarmente azzeccata visto che Gasly venne rimandato in Toro Rosso a metà dello scorso anno.
Nel frattempo Sainz si separava ufficialmente dalla Red Bull, unendosi alla McLaren risultando il migliore protagonista del centro gruppo durante lo scorso anno, ha conquistato il suo primo podio e il primo per la McLaren dopo cinque stagioni classificandosi come il “primo degli altri”.
Ora, ciò che è stato perso dalla Red Bull è guadagnato della Ferrari. E ancora una volta Sainz deve ringraziare Vettel. La sua partenza dalla Red Bull mise infatti in moto la promozione di Sainz in Formula 1, e ora quella verso la Scuderia di Maranello. Vedremo se a Maranello dimostrerà a Red Bull di cosa era capace.