Nel corso degli anni, Fiat ha presentato diversi prototipi molto interessanti. L’esempio più moderno è la Fiat Centoventi che anticipa il futuro della mobilità a zero emissioni e sostenibile secondo la casa automobilistica torinese.
Molti addetti ai lavori sostengono che la versione di produzione della Centoventi prenderà il posto dell’apprezzatissima Fiat Panda. Ovviamente, dovremo attendere i prossimi mesi per scoprire maggiori informazioni. Facendo un passo indietro, esattamente nel 1982, Fiat presentava al Salone di Torino di quell’anno una particolare auto chiamata Fiat City Car.
Fiat City Car: il prototipo che ha anticipato il concetto di vettura compatta
Conosciuta anche con il nome di X1/23 (sigla progettuale), questa particolare vettura è stata definita dalla stessa casa automobilistica come “uno studio di forma per vettura da città”. Si tratta di un veicolo molto moderno a livello estetico e per quell’epoca, dotato di paracolpi piuttosto voluminosi e posizionati sia anteriormente che sui lati.
Sfortunatamente, il marchio torinese non rivelò nessuna informazione sul motore e addirittura alcuni sostennero che il prototipo presentato al Salone di Torino in realtà non avesse alcun propulsore sotto il cofano. Tuttavia, Fiat dichiarò che la Fiat City Car aveva un corpo con dimensioni di 2642 mm di larghezza, 1510 mm di larghezza e 1340 mm di altezza.
Dato che i finestrini laterali erano fissi, la ventilazione nell’abitacolo del prototipo doveva avvenire attraverso un apposito impianto di condizionamento. Quattro anni più tardi della presentazione, nel 1976, Fiat presentò un’evoluzione della City Car dotata di un gruppo propulsore elettrico costituito da un motore a corrente continua da 13,5 CV e da batterie al nichel-zinco.
Queste ultime erano state posizionate sul retro della Fiat City Car e pesavano 166 kg. Secondo le informazioni diffuse allora dallo storico marchio torinese, la versione elettrica della vettura era in grado di garantire un’autonomia di circa 50 km e una velocità massima di circa 70 km/h.