In questi ultimi giorni, FCA sta definendo gli ultimi dettagli del piano di ripresa produttiva per gli stabilimenti italiani del gruppo. Dopo aver annunciato il nuovo ricorso alla cassa integrazione in deroga per Cassino, con la produzione dei modelli Alfa Romeo che dovrebbe essere ferma almeno sino al prossimo 30 giugno, ed aver ripreso le attività a Melfi, dove è iniziata a pieno ritmo la produzione della nuova Compass, l’azienda sta valutando il da farsi per lo stabilimento di Pomigliano d’Arco.
Nel sito di produzione partenopeo, che ha ripreso l’attività a fine aprile con alcuni reparti di componentistica collegati alla produzione della Sevel, sono iniziati i preparativi per la ripresa della produzione della Fiat Panda. La segmento A del marchio italiano è, da anni, il modello più venduto in Italia e quasi il 90% delle unità prodotte a Pomigliano d’Arco sono legate a richieste da parte del mercato del nostro Paese.
Il blocco del mercato registrato ad aprile (mese chiuso con il -97% delle vendite rispetto allo scorso anno) e le tante unità di Panda già disponibili in pronta consegna nelle concessionarie hanno, di fatto, rimandato la ripresa produttiva della segmento A nello stabilimento di Pomigliano d’Arco. Secondo le ultime indiscrezioni, in ogni caso, le attività produttive sulla linea della Panda starebbero per ricominciare.
Lo stabilimento partenopeo, infatti, potrebbe tornare a produrre la Panda a partire dal prossimo 3 giugno. Probabilmente, inizialmente si tratterà di una ripresa a ranghi ridotti con volumi produttivi che potrebbero iniziare a crescere soltanto nelle settimane successive, in base all’andamento delle richieste in arrivo dal mercato italiano che a maggio sta dando i primi piccoli segnali di ripresa dopo un aprile disastroso.
L’assenza (per il momento) di incentivi per l’acquisto di nuove auto dovrebbe allungare i tempi necessari alla ripresa del settore automotive. Ricordiamo che Unrae aveva proposto l’introduzione di una terza fascia ambientale di Ecobonus, riservata alle auto con emissioni comprese fra 61-95 g/km di CO2 per le quali ci sarebbe stato un incentivo all’acquisto. In questa fascia rientrerebbe la nuova Panda Hybrid, la versione mild hybrid presentata a gennaio della segmento A della casa italiana.
E’ importante sottolineare, in ogni caso, che, ad oggi, non c’è ancora una conferma ufficiale in merito alla data della ripresa produttiva della Panda e anche i rappresentati sindacali hanno confermato che, per ora, non ci sono ancora indicazioni precise.
Fiat Panda: il restyling si farà?
Prima dell’emergenza sanitaria si parlava con insistenza di un possibile restyling per la Fiat Panda. Tale aggiornamento, secondo i rumors di inizio anno, dovrebbe arrivare entro fine 2020 andando a rinnovare gli interni e la dotazione di serie della Panda e garantendo così alla segmento A un rinnovamento in grado di prolungare la già lunghissima carriera della city car.
Tale restyling, che dovrebbe arrivare assieme ad una versione celebrativa dei 40 anni del brand Panda, è al momento scomparso dai radar e non ci sono aggiornamenti in merito alla sua possibile realizzazione. Ricordiamo che FCA prevede di lanciare una nuova generazione della Fiat Panda nel 2022. Tale progetto dovrebbe derivare dalla Centoventi Concept, il prototipo elettrico esposto, in anteprima, lo scorso anno al Salone di Ginevra 2019.
Ricordiamo che, come anticipato dal numero uno del brand Fiat Olivier Francois, la Panda del futuro dovrebbe in realtà essere una famiglia di modelli, tutti derivati dalla Centoventi Concept. L’erede diretta della Panda dovrebbe essere una segmento B che, pur conservando la praticità dell’attuale Panda, abbandonerà il segmento delle auto low cost che garantisce profitti ridottissimi. Fiat resterà nel segmento A del mercato con la sola 500 elettrica.
Maggiori dettagli sul restyling, che dovrebbe arrivare entro fine anno, e sulla nuova generazione, attesa nel 2022, della Fiat Panda potrebbero essere diffuse già nelle prossime settimane. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti sulla city car.