Dalla scorsa settimana, uno dei temi più “caldi” dell’economia italiana riguarda la richiesta di prestito da oltre 6 miliardi di Euro che FCA ha avanzato a Intesa Sanpaolo con la volontà di sfruttare le garanzie statali previste, per buona parte dell’importo richiesto, dal recente decreto del Governo. Dopo le tante polemiche legate all’operazione, nel corso delle prossime ore potrebbe esserci un importante passo in avanti della procedura che dovrebbe portare FCA ad ottenere quest’importante prestito.
Nella giornata di domani, infatti, è previsto il CdA di Intesa Sanpaolo che sarà chiamato a dare l’ok definitivo all’operazione, approvando l’erogazione del prestito da 6.3 miliardi di Euro. Il prestito resterà, in ogni caso, legato all‘ottenimento delle garanzie statali e quindi all’ok da parte di Sace e del ministero dell’Economia che dovrà poi varare un apposito decreto ministeriale, come previsto dalla normativa. La notizia è stata confermata da alcune fonti di Bloomberg.
In ogni caso, il cda di Intesa Sanpaolo, con la delibera che arriverà domani, dovrebbe segnare un importante passo avanti di un’operazione che, senza dubbio, continuerà a far parlare molto nel corso delle prossime settimane. La richiesta di FCA è, sicuramente, molto importante e, secondo molti osservatori, il prestito potrebbe rivelarsi essenziale per il futuro dell’intera filiera automotive italiana che sta attraversando un periodo di profonda crisi, a causa soprattutto dell’emergenza Coronavirus che ha anche rallentato l’avvio dei nuovi investimenti previsti dal “Piano Italia”.
Ricordiamo che FCA Italy, la divisione italiana del gruppo, ha annunciato, con un comunicato ufficiale, la volontà di sfruttare il Decreto Liquidità per accedere ad un prestito con l’ottenimento di una garanzia da SACE, l’agenzia italiana per il credito all’export (parte del gruppo a partecipazione statale Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.).
Come specificato da FCA, la linea di credito a tre anni che verrà richiesta ad Intesa San Paolo sarò “destinata esclusivamente alle attività italiane del Gruppo FCA e al sostegno della filiera dell’automotive in Italia, composta da circa 10.000 piccole e medie imprese, a seguito alla riapertura degli stabilimenti italiani, avviata a fine aprile”
Il ruolo di FCA nella crisi della filiera automotive italiana
Il settore automotive italiano sta attraversando una crisi molto delicata. Il “Piano Italia”, il piano industriale di FCA per gli stabilimenti italiani, doveva dare ossigeno all’intero settore e garantire un’importante crescita dei livelli produttivi e occupazionali nel corso dei prossimi anni. Il piano prevedeva investimenti per oltre 5 miliardi di Euro per gli stabilimenti italiani e puntava al raggiungimento del target della piena occupazione per il 2022.
Ricordiamo che FCA non ha cancellato il “Piano Italia” a seguito della crisi economica legata alla pandemia. il gruppo ha confermato tutti gli investimenti annunciati in precedenza, sottolineando però che ci saranno ritardi nel completamento dei progetti e, quindi, nell’arrivo dei nuovi modelli sul mercato. Al momento, l’intero settore automotive italiano è in ginocchio con alcune aree, come lo stabilimento FCA di Cassino dove vengono prodotte le Alfa Romeo Giulia e Stelvio, che affrontano una crisi nerissima.
Il comparto automotive è un settore chiave dell’industria italiana. Da solo, infatti, equivale a circa il 6.2% del Pil italiano e garantisce occupazione al 7% dell’intero settore manifatturiero. FCA è il riferimento del settore ed impiega in maniera diretta 55.000 persone in 16 stabilimenti produttivi e 26 poli dedicati alla Ricerca e Sviluppo. Da notare, inoltre, che alle attività di FCA sono collegati più di 200.000 posti di lavoro nelle 5.500 aziende dell’indotto e più di 120.000 posti di lavoro in 12.000 imprese coinvolte nei concessionari e nella rete d’assistenza ai clienti.
I numeri, diffusi direttamente da FCA in occasione del rilascio del comunicato stampa in cui veniva confermata la volontà di richiedere una linea di credito sfruttando il Decreto Liquidità, confermano l’importanza del settore automotive e delle attività di FCA sull’economia italiana. Nonostante ciò, per l’ottenimento delle garanzie statali, molto probabilmente, FCA dovrà fornire obiettivi precisi in merito ai livelli occupazionali.
Nel corso della giornata di domani, con l’ok da parte di Intesa San Paolo, si registrerà un importante passo in avanti dell’operazione. Successivamente, la palla passerà al Governo che dovrà trovare un accordo con FCA per valutare la fattibilità dell’operazione. Maggiori dettagli in merito alla questione arriveranno, di certo, nei prossimi giorni.