L’addio di Sebastian Vettel alla Ferrari, da concretizzarsi a fine stagione, ha alimentato i dibattiti di queste ultime settimane attorno al Circus. Sulla questione sono stati molti ad esprimersi, compreso Giancarlo Minardi che da sempre è tra i più accesi sostenitori di Antonio Giovinazzi. Il giovane di Martina Franca, forte di un ottimo legame proprio con la Ferrari, è stato legato spesso dalla stampa italiana alla Scuderia di Maranello quando si è compreso che Sebastian Vettel avrebbe lasciato il sedile vacante. Tuttavia le mire di Mattia Binotto e dei vertici del Cavallino Rampante hanno fatto propendere la squadra verso altre direzioni, tralasciando Giovinazzi sin da subito.
All’indomani della conferma che al posto di Vettel ci sarebbe stato Carlos Sainz Jr, lo stesso Mattia Binotto aveva ammesso che Giovinazzi non era ancora pronto per la Ferrari ma che comunque rimaneva un pilota su cui contare. Minardi, tuttavia, pensa che Giovinazzi sarebbe stata l’opzione migliore se la Ferrari avesse voluto un forte pilota numero due per provare a ristabilire un forte legame tutto italiano all’interno del team di Maranello.
“Avrei dato a Giovinazzi un’opportunità” ha ammesso Minardi a Motorbox.com, “avrebbe anche protetto il sentimento dell’italianismo in questo preciso momento storico. Devo dire che tuttavia ho anche creduto in Sainz”.
Il sogno italiano
In definitiva Giancarlo Minardi è apparso comunque abbastanza d’accordo con la scelta della Ferrari di scegliere Sainz visto che già “qualche anno fa, quando non correva ancora in Formula 1 ma nella World Series Renault, l’avevo consigliato alla Ferrari Driver Academy perché mi piaceva molto. Negli Anni ’80 ho presentato alla Ferrari un pilota che penso sia simile a lui, chiamato Michele Alboreto. Quindi posso dire che, anche se non entrerò nei dettagli della scelta tra Giovinazzi e Carlos, è una decisione che in fin dei conti approvo. Di certo avrei preferito Antonio per l’orgoglio italiano ma capisco le motivazioni della loro scelta”.
D’altronde Minardi, come si diceva, rappresenta un grande sostenitore di Antonio Giovinazzi. Qualche settimana fa a La Gazzetta dello Sport aveva detto che “Antonio non va piano e ha un carattere perfetto per infondere serenità. Io ci avrei scommesso. Ha pagato scelte tecniche assolutamente sbagliate oltre che strategie mai corrette. Per me è pronto per la Ferrari”. Non dimenticando nemmeno il sogno di riportare un italiano su una monoposto italiana come la Ferrari: “è un sogno che abbiamo tutti quanti, le scelte della Ferrari sono rischiose perché sta cambiando mentalità. Giovinazzi lo conosco bene e so cosa potrebbe fare”.