La Commissione europea è preoccupata per l’elevata quota di mercato che il gruppo risultante dal matrimonio tra PSA e Fiat Chrysler mostrerebbe nel segmento dei piccoli furgoni. L’istituzione potrebbe quindi richiedere condizioni alle due case automobilistiche per dare il via libera all’operazione. Almeno questo è quello che Reuters ha riferito lunedì sulla base di fonti che hanno familiarità con la questione. Si dice inoltre che la Commissione europea dovrebbe esprimere il suo parere sulla fusione tra il gruppo italo americano e quello transalpino già nel corso di questo mese. Bruxelles può approvare la transazione, con o senza condizioni, o decidere di aprire un’indagine approfondita in materia.
Se FCA e PSA non riusciranno a dissipare i dubbi della Commissione europea nei prossimi due giorni e successivamente rifiuteranno di offrire concessioni entro mercoledì, termine per farlo, l’accordo dovrebbe affrontare un’indagine di quattro mesi. Il garante della concorrenza dell’UE, che ha fissato una scadenza del 17 giugno per la sua revisione preliminare, ha rifiutato di commentare. Fiat Chrysler non era immediatamente disponibile per un commento mentre PSA non aveva commenti immediati. Nelle ultime ore inoltre una nuova complicazione per la fusione è emersa anche per il nuovo prestito da 6,3 miliardi richiesto da FCA con garanzia dello stato italiano.
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