A partire da domani 11 giugno, salvo ulteriori cambi di programma da parte di FCA, prenderà il via un altro mese di stop per la produzione dei modelli Alfa Romeo nello stabilimento di Cassino. Al momento, infatti, l’azienda ha confermato che ricorrerà alla cassa integrazione ordinaria sino al prossimo 10 luglio. Per lo stabilimento laziale e per tutto l’indotto si prospetta un periodo estivo estremamente difficile.
Con la fine del lockdown e l’inizio della “fase 2”, distante oramai più di un mese, lo stabilimento FCA di Cassino è tornato a produrre i modelli di Alfa Romeo (solo Giulia e Stelvio, la Giulietta non dovrebbe rientrare in produzione) per appena 6 giorni lavorativi. I primi tre giorni di produzione si sono registrati nel corso del mese di maggio, precisamente dal 19 al 21 maggio. I secondi tre giorni di produzione sono stati programmati per questa settimana, da lunedì 8 ad oggi, 10 giugno.
Durante queste giornate di lavoro, a Cassino sono state prodotte circa 600 unità al giorno suddivise tra Giulia e Stelvio in base all’andamento degli ordini registrati, sia in Italia che all’estero, in questi ultimi mesi. Ricordiamo che la produzione era stata interrotta ad inizio marzo ma già dallo scorso anno lo stabilimento lavora a ritmo ridottissimo. In sostanza, per tutta la primavera sono state prodotte circa 3600 unità, tra Giulia e Stelvio.
La produzione della Giulietta, invece, è stata interrotta e non dovrebbe riprendere. Al momento, nonostante la situazione particolarmente delicata, non sono ancora arrivati annunci ufficiali da parte di FCA in merito alla situazione della Giulietta con le ultime unità prodotte ad inizio 2020 che devono ancora essere smaltite.
Per quanto riguarda le vendite dei modelli Alfa Romeo, i dati di maggio in Italia ed in Europa sono molto negativi nel confronto con lo scorso anno (periodo già molto negativo per la casa italiana). Il mese di giugno è iniziato da poco più di una settimana ed, al momento, è ancora troppo presto per avanzare ipotesi dettagliate in merito ad una possibile ripresa concreta del mercato.
L’arrivo di incentivi potrebbe risollevare il mercato in Italia garantendo una minima ma essenziale crescita per le vendite di Alfa Romeo. Per maggiori dettagli sullo stato delle vendite, l’appuntamento è fissato ad inizio luglio con l’arrivo dei dati di giugno per l’Italia e l’Europa e dei dati del secondo trimestre del Nord America.
Ricordiamo che i prossimi progetti in arrivo a Cassino sono i restyling di metà carriera di Giulia e Stelvio ed il nuovo Maserati D-SUV, basato sulla piattaforma Giorgio. Entrambi i progetti sono in programma per il 2021 ma, al momento, non ci sono informazioni in merito ad un avvio dei lavori di pre-produzione, un elemento che potrebbe confermare che le novità per il sito laziale saranno pronte, nel migliore dei casi, solo nella seconda metà del 2021.
Il possibile calendario della produzione a Cassino
Al momento, non ci sono annunci ufficiali da parte di FCA ed anche i sindacati non hanno ancora informazioni in merito al calendario delle attività per lo stabilimento ed alla ripresa della produzione dei modelli Alfa Romeo. Secondo alcune indiscrezioni, a Cassino le attività di produzione di Giulia e Stelvio dovrebbero riprendere tra il 13 ed il 20 luglio.
Il numero effettivo di giorni di lavoro dipenderà dall’andamento degli ordini (in Italia e negli altri mercati internazionali) che i modelli di segmento D di Alfa Romeo registreranno in queste settimane. La ripresa potrebbe essere caratterizzata da altri tre giorni di lavoro ma potrebbero esserci alcuni giorni extra in base alle richieste provenienti dal mercato.
Successivamente, è previsto il ricorso ad altra cassa integrazione. Anche in questo caso, tutto dipenderà dall’andamento del mercato ma, nonostante qualche segnale di ripresa, appare abbastanza improbabile che gli ordini possano incrementare in misura significativa nel corso delle prossime settimane.
Per il mese di agosto, invece, è fissata una chiusura di tre settimane per il periodo di ferie estive mentre tra settembre e ottobre ci sarà il ricorso ad altre quatto settimane di cassa integrazione in deroga. Dall’autunno, secondo stime sindacali, la produzione di Cassino dovrebbe continuare con 5-6 giornate lavorative al mese.