Fiat Chrysler Melfi è considerato a ragione come lo stabilimento italiano di auto con il miglior stato di salute. Questo è dovuto principalmente al successo di vendite che sta caratterizzando due dei modelli che vengono prodotti in questa fabbrica sita in Basilicata. Ci riferiamo a Fiat 500X e Jeep Renegade, due delle vetture che negli ultimi 2 anni stanno ottenendo i migliori risultati di vendita in assoluto un po’ in tutto il mondo. Questo consente allo stabilimento lucano di godere di ottima salute e buoni livelli di occupazione, quando invece in passato le cose non andavano altrettanto bene.
Fiat Chrysler Melfi: la situazione attuale
I sindacati però ed in particolare la Fismic Basilicata, chiedono a gran voce l’arrivo a Fiat Chrysler Melfi di un nuovo modello da produrre in sostituzione della celebre Fiat Punto ormai giunta alla fine del suo ciclo produttivo e che di recente ha tagliato alcune sue varianti, riducendo di conseguenza il numero delle vetture prodotte giornalmente nella famosa fabbrica. Infatti questo ha portato ad una richiesta di Cigo per circa mille operai. Proprio per questo motivo si chiede al più presto ai dirigenti del gruppo italo americano diretto da Sergio Marchionne di intervenire e portare a breve la produzione di un nuovo veicolo a Melfi.
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Fiat Chrysler Melfi: si punta alla saturazione delle due linee produttive
Il segretario di Fismic Antonio Zenga dichiara che non gli interessa quale modello arriverà, l’importante e che questo assicuri la piena occupazione sostituendo degnamente un veicolo che ha fatto la storia come appunto Fiat Punto. Insomma i sindacati chiedono chiarezza per lo stabilimenti Fiat Chrysler Melfi, che comunque al momento è uno di quelli che se la passa meglio, risultando comunque centrale nelle strategie relative al gruppo Fiat Chrysler Automobiles, almeno per quello che concerne il nostro paese.
A Melfi le linee produttive sono due e dunque è fondamentale che siano 3 i modelli prodotti a pieno regime. Cosa che ormai la Punto non può più garantire per ovvi motivi, visto e considerato che si tratta di un’automobile che viene prodotta da 23 anni. Vedremo dunque quella che sarà la riposta dei dirigenti del gruppo italo americano del presidente John Elkann e dell’amministratore delegato Sergio Marchionne.
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