Pensando alle manifestazioni automobilistiche e motociclistiche, in particolar modo quelle riservate ai veicoli d’epoca, si è soliti credere che siano appannaggio di pochi eletti appartenenti ai ceti e circoli più rinomati ed esclusivi.
Questa affermazione è vera solo in parte.
Se da un lato dobbiamo dare il giusto tributo a manifestazioni e concorsi d’eleganza di caratura internazionale, dall’altro dobbiamo necessariamente tener da conto di un tessuto più ampio e variegato, fatto di piccoli collezionisti, appassionati della prim’ora e persone che, orgogliosamente e con non pochi sacrifici, mantengono l’auto di famiglia, magari ereditata dal nonno o dal papà.
Se per molti possedere un’autovettura d’epoca rappresenta un vero status quo, per altri è un legame con le origini, con i sapori indimenticati di un tempo passato che non c’è più. Le domeniche in pineta con la Giulia del nonno, le scampagnate domenicali con l’Alfetta del papà, la sudata giornata al mare con gli amici con quella “vecchia Alfasud” acquistata con i sacrifici del primo duro lavoro sono l’essenza di questi ricordi lontani da noi di oltre trent’anni.
L’odore indelebile dei carburatori e quella voglia irrefrenabile di libertà domenicale vissuta con la radiolina gracchiante sintonizzata sui campi di calcio per conoscere il risultato della nostra squadra del cuore, tutti insieme, uniti da quell’orario pomeridiano che tanto ci piaceva.
Le portiere dell’auto spalancate con quell’Autovox che urla i risultati dai campi di gioco, gioia e delizia per gli eterni ragazzi della domenica che improvvisavano improbabili partite di calcio in un piazzale assolato di periferia o all’ombra dei pini della litoranea o nei parchi montani…quanti ricordi…
Oggi queste domeniche non ci sono più, cancellate da ritmi di vita sempre più frenetici e da un calcio attento più ai diritti televisivi che alla verace passione della periferia. Abbiamo però ancora una possibilità: rivivere i ricordi di queste domeniche con il profumo acre dei carburatori delle auto e delle moto d’epoca che animano i centri cittadini nei tanti raduni organizzati da enti e club.
Queste manifestazioni sono un viaggio nella storia motoristica della nostra terra, che ci lega alle nostre radici, ai ricordi indelebili di quei momenti vissuti e tramandati di padre in figlio, in un’imprescindibile legame popolare tra la gente ed il sogno tutto italiano del vivere i motori un po’ come se fosse un simbolo di virilità.
Parlando di queste auto è inevitabile non pensare alle grosse manifestazioni organizzate in tutta Europa ed al nord Italia: Spettacolo Sportivo in Olanda e alla sempre fascinosa e nostrana Mille Miglia che prende il via da Brescia alla volta di Roma. Ma anche le importanti fiere di settore promosse a Torino, Milano e Padova in primis che raccolgono appassionati da tutto il mondo.
E il sud? Ci sono state manifestazioni che hanno reso grande anche il Meridione: la cronoscalata del Monte Erice, la Roma-Napoli-Roma e la Milano-Taranto in cui le eroiche gesta dei pionieri del motorismo rivivono nell’odierna rievocazione, oggi gara di regolarità a seguito dei luttuosi fatti della Mille Miglia che portarono all’abolizione di tutte le gare su strada nel 1957.
L’auspicio è che un sempre maggior pubblico affolli le strade per acclamare i piloti in un abbraccio corale che ridia vigore alle manifestazioni. Perché no, potrebbe essere il modo per far riaffiorare i nostri ricordi più belli grazie a quegli odori assopiti nella memoria che hanno reso speciali le nostre domeniche di calcio automobilistico.
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