La carenza delle targhe auto è il problema che ultimamente sta vedendo protagoniste (in negativo) le varie sezioni italiane della Motorizzazione Civile in fase di immatricolazioni delle vetture, come sottolinea l’associazione Unasca (Unione Nazionale Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) in una nota pubblicata di recente.
Quando tutto sembrava risolto dopo le polemiche sugli incentivi auto 2014, ecco arrivare un nuovo problema per le immatricolazioni dei veicoli: l’assenza di targhe auto.
Il problema della carenza targhe auto
La carenza di targhe auto per i nuovi veicoli, come afferma l’Unasca nella sua nota, è dovuta alla mancata produzione prolungata di targhe, con i tempi di passaggio attraverso il Poligrafico dello Stato che di conseguenza si sono notevolmente allungati.
I danni comportati da questa carenza di targhe auto non sono affatto da sottovalutare, perché con la causa del crollo delle nuove immatricolazioni si danneggiano, allo stesso tempo, i cittadini che hanno acquistato un’auto nuova (e non possono ritirarla, vista l’assenza della targa) e di conseguenza gli operatori di pratiche auto, in difficoltà nei confronti degli automobilisti.
Dove è evidente l’assenza di targhe auto
In alcuni centri italiani, la carenza targhe auto è davvero molto evidente. Come sottolinea Unasca, i le principali città dove è presente l’allarme immatricolazioni sono Como, Treviso, Brescia, Bari e Bergamo.
Si prevede, a breve, una soluzione al problema, che ha avuto un picco in occasione del ponte del 1° maggio, quando diversi automobilisti non hanno potuto contare sul loro neo acquisto.