Non si può fare a meno di accostare l’Alfa Romeo Racing con la Ferrari, visti i trascorsi di Raikkonen a Maranello poi passato al team italo-elvetico, il recente approdo di Charles Leclerc che lo condurrà ad una carriera già forzatamente lunga con la Rossa e il rapporto attuale con Antonio Giovinazzi che comunque gravita nell’orbita del team di Maranello. Ma la lista che produce un ulteriore legame tra i due team si fa ancora più infuocata quando si nomina Mick Schumacher, figlio del sette volte Campione del Mondo della Ferrari.
Il figlio del grande pilota tedesco che ha vinto a ruota libera a Maranello possiede un cognome di quelli pesanti. Oggi milita in Formula 2 con il competitivo team Prema ma spesso viene affiancato proprio all’Alfa Romeo Racing per sostituire Raikkonen, magari già dal prossimo anno, o come ha ipotizzato Nick Heidfeld di recente per prendere il posto di Antonio Giovinazzi.
Vasseur non è d’accordo
Di certo il primo a non essere d’accordo con l’ex pilota di Formula 1 è l’attuale team principal di Alfa Romeo Racing, ovvero Frederic Vasseur che sembra più intenzionato a formalizzare una certa attesa attorno al nome di Schumacher. Sulle voci prodotte dallo stesso Heidfeld, proprio Vasseur ha ammesso a Sky Deutschland che “ovviamente ognuno può avere la propria opinione”. Dopodiché ha proseguito aggiungendo che in Alfa Romeo non c’è fretta di decidere: “questo è un momento davvero molto strano per prendere decisioni senza aver percorso un chilometro finora quest’anno, come hanno fatto altrove. Per noi non c’è fretta. Kimi ha ancora un contratto fino alla fine dell’anno ma poi vedremo”.
Su Giovinazzi ha quindi espresso parole di stima, aggiungendo che “non devo dire a nessuno quanto sia prezioso Giovinazzi; è diventato sempre più forte nel corso della scorsa stagione”. Quindi concentrandosi proprio su Mick Schumacher, parlandone col quotidiano svizzero Blick, ha aggiunto “penso che in questo momento Mick dovrebbe prima concentrarsi sulla sua carriera in Formula 2”. Una dichiarazione che momentaneamente lascia sbarrate le porte dell’Alfa Romeo Racing di fronte al giovane figlio d’arte.