Si era parlato negli scorsi mesi dell’accordo raggiunto per il nuovo contratto di solidarietà tra Maserati e i sindacati Fim/Cisl, Uilm/Uil e Fismic per otto mesi a partire da giorno 1 dicembre 2016, per dare continuità a quanto avvenuto nel periodo precedente e per fare fronte alla crisi produttiva dello stabilimento Maserati. Ancora una volta però Fiom/Cgil non ha condiviso la proposta e non ha firmato il documento che invece gli altri sindacati hanno deciso di accettare. In particolare questo sarebbe avvenuto in quanto vi sarebbe stato un aumento cospicuo degli esuberi rispetto a quanto preventivato inizialmente.
Maserati: il contratto di solidarietà non piace alla Fiom
Il Contratto di Solidarietà prevede infatti l’esubero momentaneo di 150 addetti, invece dei 70 di cui si parlava originariamente e questo ha fatto storcere il naso ai rappresentanti di Fiom/CGIL. Questo accordo dovrebbe portare ad una vera e propria riduzione dell’orario di lavoro medio di quasi il 60 per cento per dipendenti dello stabilimento Maserati che si trova a Modena in via Ciro Menotti. Questi inizialmente dovevano essere 70, poi si è parlato di 120 ma alla fine gli altri sindacati hanno firmato per 150.
I rappresentanti della Fiom hanno inviato questa mattina una lettera agli altri sindacati
Secondo La Fiom, questo contratto peggiora le condizioni soggettive dei lavoratori coinvolti che riducendo le proprie ore di lavoro di oltre il 50 per cento perderanno salario diretto e quindi anche la maturazione di Ferie, tredicesima e permessi vari. Questa mattina i rappresentanti di Fiom hanno voluto informare i propri colleghi degli altri sindacati attraverso una lettera in cui si ribadiscono le proprie idee sulla questione invitando tutti a discutere unitamente le condizioni del nuovo contratto per renderlo più favorevole ai lavoratori.
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Anche i Lavoratori di Maserati secondo la Fiom hanno mostrato preoccupazione
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