La crisi economica in corso e il prestito con garanzie statali richiesto da FCA hanno fatto passare in secondo, in questi mesi, quella che è a tutti gli effetti l’operazione più importante per il futuro dell’azienda e del settore automotive in Italia. La fusione tra FCA e PSA va avanti anche se deve fare i conti con le indagini dell’antitrust legate, in particolare, al ruolo di primo piano delle due aziende nel settore dei veicoli commerciali in Europa.
A fare luce sullo stato delle operazioni di fusione tra FCA e PSA arrivano nuove dichiarazioni di Carlos Tavares, attuale amministratore delegato di PSA e futuro amministratore delegato del gruppo che nascerà dopo la fusione. Tavares ha confermato che “la fusione procede esattamente secondo la tabella di marcia” e che con la Commissione europea “abbiamo un dialogo in corso” per risolvere tutte le questioni legate alle indagini in corso.
Al momento, l’ipotesi più concreta è quella che vede una chiusura dell’operazione per il primo trimestre del 2021. Sin dalla firma del memorandum d’intesa, arrivata nel dicembre dello scorso anno, le due aziende avevano confermato che per la conclusione della fusione sarebbe stato necessario attendere circa un anno. Da tempo, quindi, si ipotizza che la fusione verrà conclusa tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021.
Considerando gli ultimi sviluppi legati all’indagine delle autorità europee, al momento resta più probabile l’ipotesi del primo trimestre del 2021. A conti fatti, in ogni caso, non ci saranno sostanziali differenze. Il nuovo gruppo è quasi pronto a diventare un nuovo punto di riferimento del settore automotive italiano.
Fusione FCA-PSA: per Tavares è necessario unire le forze
Tavares si è soffermato sulla necessità della fusione in questo momento così difficile per il settore auto internazionale. Unendo le forze, FCA e PSA hanno la possibilità di dar vita ad un gruppo in grado di diventare leader del settore, ottimizzando costi e avviando un gran numero di nuovi investimenti nel corso dei prossimi anni.
Dichiara Tavares: “Non possiamo far fronte a questi costi in ricerca e sviluppo e a certi investimenti da soli. L’obiettivo è proporre una mobilità pulita, sicura e accessibile. Ora le auto elettriche e ibride sono una realtà. Sono disponibili nel concessionari. Ma è necessario unire le forze per diluire i costi, e FCA e PSA sono due gruppi che hanno complementarietà evidenti”.
Secondo Tavares, inoltre, la creazione di un gruppo di portata superiore rispetto alle singole realtà di FCA e PSA è fondamentale “le dimensioni, la taglia sono importanti, per diluire le spese necessarie ad adattarsi alle nuove tecnologie e alle nuove normative” Ricordiamo che la fusione tra le due aziende andrà a creare un vero e proprio colosso del settore automotive.
Il futuro gruppo “FCA-PSA” sarà il terzo gruppo al mondo per fatturato e il quarto gruppo al mondo per volumi di vendita complessivi. La fusione permetterà di sfruttare 3.7 miliardi di Euro di sinergie con la possibilità di avviare un programma di crescita molto ambizioso in grado di garantire al nuovo gruppo di affrontare al meglio le nuove sfide del settore auto e la crisi economica in corso. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti legati alla fusione tra FCA e PSA.