Da una decina di anni si parla di autovelox per multare chi non ha la Rc auto, tutto in automatico, in elettronico: la legge c’è, piazzi lo strumento e becchi le 5 milioni di auto che viaggiano senza Rca. Ma la realtà è diversa. Questa legge necessita, affinché entri in vigore, di decreti attuativi di omologazione degli autovelox, così da farli funzionare da soli. E i decreti non ci sono. Il motivo? Bisognerebbe chiederlo a quell’elefante malato che è l’apparato burocratico-amministrativo italiano. Nel frattempo, il ministero dell’Interno, con circolare 300/A/4684/20/127/9 del 3 luglio 2020, fa chiarezza.
Autovelox per multare chi non ha la Rc auto: come funziona
Senza omologazione, è sempre necessaria la presenza di un operatore di polizia: l’autovelox l’apparecchiatura è solo un semplice supporto documentale. Aiuta il poliziotto. Non lo sostituisce. Tutti i gestori delle strade che, eventualmente, utilizzassero gli autovelox per beccare in automatico chi circola senza Rca, si vedrebbero stangare in sede di ricorso.
E comunque, l’autovelox può accertare la mancanza di copertura assicurativa tramite apparecchiature già omologate per sanzionare in automatico il superamento della velocità solo se la vettura supera il limite. Quindi, la macchina va troppo veloce, l’autovelox svolge la sua funzione primaria, e allora svolge anche la funzione secondaria di controllare la Rca accedendo alla banca dati di Motorizzazione e assicurazioni.
Ovviamente, questa banca dati va aggiornata in tempo reale. Ma accade così? Nel dubbio, la legge dice che a casa del proprietario dell’auto senza Rca non arriva la multa. Arriva invece un invito a presentare il certificato assicurativo.
Tutte le telecamere contro l’evasione Rca
Discorso identico per qualsiasi altra telecamera. In particolare, quelle agli ingressi delle Zone a traffico limitato. O quelle all’ingresso dell’Area C di Milano, che è una grande Ztl. Il controllo potrà essere però effettuato in modo massivo a tutti i veicoli in transito solo a quelli ripresi perché circolavano in violazione delle norme per le quali il dispositivo stesso è stato approvato.