Quando viene lanciata l’Alfetta, nel 1972, la Giulia è ancora in produzione nella sua versione “unificata” Super e ben presto verrà aggiornata esteticamente con la versione Nuova Super. Una delle ragioni del successo è anche l’economicità dei suoi propulsori 1.3 e 1.6, mentre il 1.8 dell’Alfetta e le dimensioni imponenti ne fanno una vettura di segmento superiore. Per permettere al mercato di avere le grandi innovazioni dell’ultima venuta senza dover fare il “salto” di cilindrata, all’inizio del 1975 – quasi contemporaneamente con un primo aggiornamento della 1.8 – viene posta in commercio una versione semplificata (molto più spesso verrà – e viene tutt’ora – definita “economica”) ed equipaggiata con il propulsore 1600 della Giulia Nuova Super, ovviamente adattato alla diversa impostazione della trasmissione e lievemente migliorato, con una potenza massima che è ora di 109 CV a 5600 giri/min.
Nonostante le dimensioni più generose ed il peso lievemente superiore, l’Alfetta 1.6 raggiunge una velocità massima di 175 Km/h, restando saldamente al vertice della categoria. Per giustificare la differenza di prezzo rispetto alla sorella maggiore, anche gli allestimenti vengono ridotti: all’interno la corona del volante è in finta pelle invece che in legno, la plancia è rivista e la strumentazione ha i fondini azzurri. Ben più evidenti sono le modifiche all’esterno, dove vi sono ora solo due fanali anteriori e la calandra è ornata con una sola modanatura cromata invece che tre. Le astine dei tergicristalli e le feritoie lamellari per lo sfogo dell’aria dell’abitacolo vengono anch’esse private delle finiture cromate, rimpiazzate da elementi neri. Anche i paraurti hanno un aspetto più dimesso a causa dell’assenza dei rostri e con una forma, quello posteriore, meno avvolgente. Nel 1977 la carrozzeria viene unificata alla 1.8.
Dopo una produzione di oltre 44mila esemplari, nel 1982 l’Alfetta 1.6 esce di produzione, rimpiazzata da una nuova versione con carrozzeria unificata.
SCHEDA TECNICA
Motore anteriore, longitudinale verticale, 4 cilindri in linea
Struttura Monoblocco e testa in lega leggera
Cilindrata cc 1570
Alesaggio x corsa mm 78×82
Distribuzione 2 alberi a camme in testa con comando a catena
Numero valvole 2 per cilindro
Rapporto di compressione 9:1
Alimentazione 2 carburatori doppio corpo
Accensione a spinterogeno
Raffreddamento a liquido
Lubrificazione a carter umido
Potenza massima 109 CV a 5600 giri/min
Coppia massima kgm 14,4 a 4300 giri/min
Trazione posteriore
Frizione Posteriore in blocco con il cambio, monodisco a secco
Cambio Posteriore, in blocco con il differenziale, 5 marce + RM
Telaio autoportante in acciaio
Sospensione anteriore quadrilateri trasversali, barre di torsione longitudinali, ammortizzatori idraulici, barra stabilizzatrice
Sospensione posteriore ponte De Dion, parallelogramma di Watt; molle elicoidali, ammortizzatori idraulici, barra stabilizzatrice
Freni a disco, idraulici, posteriori in board
Sterzo cremagliera
Serbatoio carburante capacità litri 49
Velocità massima km/h 175
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