Nuova polemica a Modena tra Fiom-Cgil e Maserati. Il sindacato accusa la celebre casa automobilistica del Tridente di utilizzare 3 giorni di permesso per nascondere un nuovo fermo produttivo nello stabilimento modenese nel prossimo mese di febbraio. Secondo quanto lamenta la Fiom i lavoratori dello stabilimento che fa parte del gruppo Fiat Chrysler Automobiles, nelle giornate dell’1, 2 e 3 febbraio 2017 rimarranno a casa, ma non per il contratto di solidarietà, bensì per 3 giornate di permessi. I portavoce della Fiom hanno definito questa situazione come una “trovata degna del più scarso dei prestigiatori”.
Fiom-Cgil contro Maserati e gli altri sindacati
Tra l’altro, la critica non va solo contro l’azienda che fa parte del gruppo automobilistico guidato da Sergio Marchionne, ma anche contro gli altri sindacati che hanno firmato l’accordo. Questi infatti hanno permesso, in tale maniera, sempre secondo la Fiom, che i lavoratori maturino il rateo di ferie e permessi nel mese di febbraio. In questa maniera, i lavoratori impegnati nel celebre sito produttivo ci rimetteranno nel salario differito. Insomma una nuova polemica che al solito crea tensione e divide le parti tra coloro che concordano con l’azienda e chi invece da ragione al sindacato.
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Quello che certamente preoccupa è l’ennesimo fermo produttivo per uno stabilimento che ultimamente non è nuovo a queste trovate. Si teme che nel futuro possano sorgere problemi ben più gravi per il lavoratori impegnati nella fabbrica di Maserati e dunque si auspica una soluzione che nel futuro possa garantire la piena occupazione nello stabilimento targato Fiat Chrysler Automobiles senza dover utilizzare cassa integrazione o altre trovate.
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