Sergio Marchionne parlando con la stampa ha criticato l’Unione Europea ‘rea’ di aver prodotto regole sulle emissioni confuse e pasticciate. Il numero uno di Fiat Chrysler ha lasciato intendere che il caso scoppiato nelle ultime settimane, che ha coinvolto il suo gruppo con indagini aperte in Germania e Francia, sarebbe dovuto principalmente alla gran confusione che regna sull’argomento. Questo a causa di ‘regole cattive’ come le ha definite Sergio Marchionne. Queste verrebbero interpretate in maniera diversa da paese in paese creando dunque tanti problemi.
Le parole di Sergio Marchionne mostrano l’irritazione e il fastidio che le indagini su Fiat Chrysler Automobiles stanno provocando nei confronti del numero uno del gruppo italo americano che già negli Stati Uniti si trova a dover affrontare un’indagine penale dopo le accuse lanciate dall’Agenzia americana della protezione ambientale che nelle scorse settimane aveva accusato FCA di aver truccato le emissioni di alcuni suoi modelli venduti sul mercato americano attraverso l’utilizzo di software illegali al pari di quanto avvenuto con il gruppo Volkswagen. Da queste accuse però il settimo gruppo automobilistico al mondo si è sempre difesa assicurando che si tratta di un equivoco.
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Se Sergio Marchionne tira fuori le unghie e critica l’Unione Europea, ieri invece il Presidente di Fiat Chrysler Automobiles è sembrato più diplomatico. Durante un incontro con la stampa ha infatti confermato la piena collaborazione con le autorità per fare luce sulla questione. Nei giorni scorsi infine il Ministro dei Trasporti italiano Graziano Delrio ha ribadito il suo pensiero sulla vicenda, mostrando ancora una volta di essere dalla parte del gruppo italo americano, le cui vetture per i tecnici del Ministero dei trasporti sono regolari.