Ieri durante la presentazione del nuovo Suv Alfa Romeo Stelvio la stampa era presente in massa. Tra i giornalisti del settore accorsi all’evento si parlava della possibile fusione tra Fiat Chrysler e General Motors che di recente è tornata sotto la luce dei riflettori a causa dell’imminente cessione di Opel da GM al gruppo francese PSA. Al momento da Sergio Marchionne e soci arrivano smentite a questa possibilità, ma sono in molti a pensare che qualcosa sia effettivamente cambiato negli equilibri del settore.
Del resto Sergio Marchionne è da tre anni che va dicendo che per sopravvivere nel settore diventa necessario creare maxi gruppi un po’ nello stesso stile di quanto accaduto nel mondo bancario. Da questo punto di vista un rafforzamento di Alfa Romeo potrebbe anche risultare decisivo in vista di un consolidamento dei conti di Fiat Chrysler.
Insomma il successo commerciale di Alfa Romeo con le nuove vetture soprattutto se raggiunto anche negli Stati Uniti, potrebbe essere considerato come l’asso nella manica per convincere il CEO di GM Mary Barra a cedere alle lusinghe di Sergio Marchionne acconsentendo in futuro ad un fusione tra i due gruppi. Fusione che darebbe il via al più grosso gruppo automobilistico al mondo.
Vedremo dunque se queste indiscrezioni che serpeggiano nell’ambiente da qualche settimana a questa parte alla fine nei prossimi mesi si trasformeranno in qualcosa di più concreto. Nel frattempo prendiamo atto che i dirigenti di Fiat Chrysler presenti ieri a Saint Moritz credono molto nel rilancio di Alfa Romeo che fa il suo esordio nel segmento dei Suv medi dove lo scorso anno in Europa si sono immatricolate oltre 600 mila unità.
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