Va di moda la videoperizia Rc auto. Che si è diffusa in piena pandemia di coronavirus. A spiegarlo bene è Luigi Mercurio, presidente Aiped (Associazione italiana periti estimatori danni). Parliamo anzitutto di un incidente, di cui l’automobilista è vittima: per esempio, subisce un tamponamento. Per favorire il distanziamento interpersonale, arriva la videoperizia: la perizia dell’esperto a distanza. Non sul posto: non direttamente davanti all’auto.
Videoperizia Rc auto: cosa non quadra
Con la videoperizia, il danneggiato diventa il “cineoperatore”. Girando il video dell’auto con lo smartphone. Il perito assicurativo lo guida, anche a mille km di distanza. L’assicurato a casa propria, il perito a casa propria, o in ufficio. Il danneggiato punta le parti danneggiate. L’automobilista non è in grado di “accertare” il danno al veicolo. Non è esperto, non si sofferma sui particolari chiave. Risultato: con la vidoeperizia, i danni che paiono inferiori al vero. Così, il danneggiato riceve un risarcimento inferiore al vero: questo il grosso rischio. Un gravissimo pregiudizio dei diritti del consumatore.
Perizia a distanza: anni di esperienza buttati via
Per una perizia a regola d’arte, serve una persona esperta. Un perito. Con la sua esperienza magari decennale, la sua sensibilità, spiega Mercurio. Deve fare tutto dal vivo per percepire le misure e le profondità delle deformazioni e le parti non visibili. Solo così osserva e valuta tutto il lavoro che il carrozziere dovrà fare. Per una perizia efficiente, sarebbe ideale seguire l’iter dalle riparazioni da iniziare. Sino alle verifiche finali quando il veicolo è stato ripristinato.
Perizia: sentiamo la normativa
Infine, in punta di diritto, vediamo l’articolo 156 del Codice delle Assicurazioni Private: il perito deve accertare e stimare i danni alle cose derivanti dalla circolazione e la perizia va eseguita con diligenza, correttezza e trasparenza. Tutto questo può farlo con la videoperizia? Abbiamo seri dubbi.
Opporsi allo strapotere delle compagnie assicuratrici
In un ideale mondo delle compagnie, il danno viene valutato con videoperizia: zero spese, tutto in fretta. Poi l’auto viene portata dal carrozziere convenzionato con la compagnia: si scavalca il carrozziere indipendente, libero. Come quelli che aderiscono a Federcarrozzieri di Davide Galli, federazione di straordinaria efficacia, a tutela dei diritti degli automobilisti e dei riparatori. Peccato che la legge sulla concorrenza preveda la massima e totale libertà dell’automobilista di scegliere il carrozziere libero e indipendente. È bene che ci siano associazioni come Assoutenti che si oppongono allo strapotere delle compagnie.