La volontà di FCA di sfruttare al massimo la piattaforma Giorgio su chi Alfa Romeo ha sviluppato l’Alfa Romeo Giulia ed il nuovo Suv Stelvio è ben nota da tempo. Anche nei mesi scorsi, a più riprese, abbiamo evidenziato i vari progetti che l’azienda italo-americana avrebbe intenzione di portare avanti partendo proprio dalla nuova piattaforma a trazione posteriore.
In queste ore, a margine del Salone dell’auto di Ginevra edizione 2017, il CEO di Jeep Mike Manley, interrogato sull’argomento, ha sottolineato come lo sviluppo della nuova generazione dell’ammiraglia Jeep Grand Cherokee partendo dalla piattaforma Giorgio rappresenti un’eventualità “altamente possibile”. E’ importante sottolineare che le parole del numero uno di casa Jeep non rappresentano una conferma ufficiale per la quale sarà necessario attendere l’annuncio del piano industriale del marchio americano per a partire dal 2019.
Secondo le informazioni rilasciate da Manley, sarà proprio il 2019 l’anno in cui registreremo il debutto della nuova generazione della Jeep Grand Cherokee, la nuova ammiraglia del marchio che potrà sfruttare appieno i vantaggi offerti dalla piattaforma Giorgio su cui Alfa Romeo ha costruito tutto il suo piano di rinascita internazionale partendo da progetti vincenti come Giulia e Stelvio. La nuova evoluzione dell’ammiraglia della casa americana sarà un concentrato di tecnologia.
La nuova Grand Cherokee sarà anche ibrida (per il futuro Jeep punterà fortissimo sull’ibrido mentre non farà investimenti sull’elettrico come confermato da Manley) e dovrà dare un sostanziale contributo alla crescita futura del brand che, dopo aver raggiunto il target di 2 milioni di unità vendute all’anno (obiettivo in programma per il 2018), ha per il suo futuro obiettivi ancora più ambiziosi. Le future Jeep, in particolare la nuova Grand Cherokee, non dovrebbe però presentare gli stessi motori dei futuri modelli di Alfa Romeo. I due brand continueranno a seguire filosofie di sviluppo radicalmente differenti sotto quest’aspetto.
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Il futuro dei brand di FCA sarà comunque caratterizzato, in modo sempre maggiore, da un forte legame strutturale con piattaforme, motorizzazioni e tecnologie condivise al massimo al fine di minimizzare i costi di sviluppo e produzione ed incrementare, di conseguenza, i ricavi. Alfa Romeo, per i prossimi modelli di fascia alta, sarà legata a doppio filo a Maserati così come Jeep utilizzerà la piattaforma Giorgio di Alfa Romeo per la sua ammiraglia e, forse, anche per altri modelli futuri.