Nuovi casi di COVID-19 continuano a diffondersi negli stabilimenti automobilistici negli Stati Uniti, mettendo in pericolo la salute e la vita dei lavoratori e delle loro famiglie. I lavoratori del complesso Fiat Chrysler (FCA) Toledo Jeep Assembly nel nord-ovest dell’Ohio hanno riferito che oltre 60 lavoratori sono risultati positivi al coronavirus, ma la direzione rifiuta di chiudere la struttura, che impiega quasi 7000 lavoratori.
Fiat Chrysler: a Toledo ancora proteste dei lavoratori per i casi di COVID-19
Fiat Chrysler ha inviato una lettera venerdì affermando che stava adottando misure con l’UAW per rispondere alle preoccupazioni dei lavoratori. Secondo i media locali, se un caso è confermato, dice la lettera, una squadra composta da un supervisore, un capo squadra senior e un amministratore della UAW si incontreranno con i lavoratori nell’area colpita, quelli a stretto contatto con il caso positivo e “se necessario essi saranno rimossi dal lavoro fino a quando il medico non determinerà la loro situazione sanitaria.”
Dopo di ciò la pulizia di “livello 1” o “livello 2” verrà effettuata in base al tipo di situazione riscontrata. I Lavoratori però non sono soddisfatti e chiedono l’interruzione della produzione fino a quando la situazione legata alla crisi sanitaria dovuta al coronavirus COVID-19 in USA non sarà migliorata.
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