Torniamo indietro nel tempo, sino al 2017. La legge Concorrenza 124 impone un obbligo alle compagnie: se l’automobilista fa montare la scatola nera (dispositivo Gps “collegato” ai satelliti per prevenire le frodi, perché registra la dinamica dei sinistri) sulla vettura, ha diritto a uno sconto. Che diventa ancora più forte qualora il guidatore abiti a Napoli, Caserta o altre Province (specie del Sud) dove ci sono tanti sinistri. Oggi, a distanza di addirittura tre anni, c’è lo scandalo della scatola nera Rc auto: quegli sconti obbligatori non ci sono. Vediamo perché.
Lo scandalo della scatola nera Rc auto: compagnie innocenti
Anzitutto, le assicurazioni non c’entrano niente. Ricevono passivamente le indicazioni che lo Stato dà. Siccome la legge c’è, ma i decreti attuativi no, allora possono tranquillamente non fare gli sconti a chi mette la scatola nera, o fare le riduzioni di prezzo Rca che ritengono opportuni. È il libero mercato.
Il blocco è nella burocrazia, in qualche ganglio polveroso della elefantiaca macchina amministrativa italiana. Solo se e quando i decreti attuativi arriveranno, allora gli sconti Rca saranno obbligatori. Ne beneficeranno soprattutto le persone in prima classe di merito nelle aree calde del Paese, dove le polizze schizzano alle stelle per le frodi con incidenti inventati. Smetteranno di pagare tanto per pochi criminali.
Polizza con black box: si vuole evitare lo scontro?
In più, l’Ania (Associazione delle assicurazioni) ha sempre detto no agli sconti obbligatori. Che ledono i princìpi della libera concorrenza. Inclusi quelli europei. Se mai fossero arrivati subito gli sconti obbligatori, probabilmente ci sarebbe stato uno scontro col Governo. Forse, l’Esecutivo ha voluto evitare la guerra legale con le compagnie.
Il risultato che è il 22% dei contratti nuovi ha la scatola nera, con sconti, ma fissati liberamente dalle compagnie. Un consiglio: fatevi rilasciare preventivi da un maggior numero possibile di assicurazioni. Prediligete le imprese che non canalizzano verso carrozzerie convenzionate: sì ai contratti che danno libertà di rivolgersi a carrozzieri indipendenti, quelli di Federcarrozzieri.