Pessime news sul fronte sicurezza stradale. Nel 2019 sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in lieve calo rispetto al 2018 (-0,2%), con 3.173 vittime (morti entro 30 giorni dall’evento) e 241.384 feriti (-0,6%). Numeri molto brutti. Tanto da farci bacchettare dall’Unione europea perché non siamo capaci di dimezzare i morti sulle strade dal 2011 al 2020. Ma c’è un altro dato inguardabile. I costi sociali degli incidenti stradali in Italia: 17 miliardi nel 2019. Che pesano quanto mai, specie di questi tempi.
Costi sociali degli incidenti stradali in Italia: l’1% del Pil
Viaggiamo, secondo i parametri indicati dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a 17 miliardi di euro, l’1% del Pil nazionale. È vero che eravamo a 21,4 miliardi del 2010, e che c’è un calo del 21% in 10 anni, ma siamo indietro: i sinistri dovevano essere molti di meno, e quindi con costi sociali notevolmente inferiori.
Tra il 2011 e il 2019 sono state risparmiate 6.035 vite umane. Mentre in termini economici si valutano oltre 9 miliardi di euro risparmiati per le sole vittime e 31,2 miliardi in totale. Non basta, però.
Incentivi auto necessari per la sicurezza stradale
Sono ancora più importanti gli ecobonus da un miliardo che potrebbero arrivare. Infatti, l’anzianità del parco veicolare continua ad aumentare, soprattutto per le vetture. La quota di autovetture con più di 10 anni di anzianità è pari al 57,2% (39,3% nel 2010). Questo comporta un rischio maggiore di morte: la probabilità di incidente con esito fatale è più che doppia a bordo di una macchina con 10 o più anni di età rispetto a una fino a 4 anni.
No ai monopattini elettrici, che fanno peggiorare la sicurezza stradale: sono cose da retrogradi. Sì invece alle auto giovani, moderne, affidabili.