Il CAM (Center of Automotive Management) di Bergisch-Gladbach in Germania, stila ogni anno una classifica che premia con un sistema a punteggio i vari brand del settore auto in base all’innovazione tecnologica. Vengono presi in esame 19 fra i colossi automobilistici a livello globale includendo 58 marchi e oltre 10.000 innovazioni tecnologiche prese in esame.
Siamo giunti alla dodicesima edizione ed è il gruppo VW che si piazza in testa con 271 innovazioni (equivalenti a 244 punti) soprattutto grazie ad Audi; segue Daimler, al secondo posto, che beneficia di quello che viene definito come il “diesel più economico del segmento di competenza”. Sul gradino più basso del podio troviamo Tesla (19° nel 2013) che guadagna ben sette posizioni in un anno trascinata dalla Tesla Model S P100D, un fulmine in prestazioni e all’avanguardia nella tecnologia con la batteria da 100 kWh (0-100 in 2,5 secondi dichiarati) che garantisce un’autonomia di 613 km nel tratto mist.
Gruppo FCA, con Giulia guadagnate 7 posizioni
Bene anche FCA che si piazza ottava, il miglior risultato conseguito finora, guadagnando sette posizioni grazie alla Giulia, la Maserati Levante, la nuova Quattroporte e, sorprendentemente, anche grazie alla Chrysler Pacifica, pensata per il mercato del Nord America.
Meno bene GM e Hyundai, che perdono una posizione a testa, e soprattutto Honda che nonostante la presentazione della Clarity (ibrida fuel cell a idrogeno) esce dalla top 10. Curiosa la posizione di Renault (Nissan e Renault vengono considerate in maniera distinta ai fini di questa classifica), che nonostante l’ingente impegno sul fronte della mobilità elettrica non riesce a far meglio del decimo posto. Al quattordicesimo posto troviamo Toyota, la grande “delusa” in questa classifica, molto distante dalla top 10 nonostante gli sforzi sulla tecnologia ibrida iniziati ormai più di 20 anni fa con la prima Prius.
Molto interessanti le proporzioni geografiche dell’innovazione. L’Europa, trascinata dalla Germania (36 %, in crescita costante dal 2010) è in prima posizione con oltre il 53 % del totale, seguita dagli Stati Uniti, con il 16 %, quota in costante calo dal 2010 ad oggi. Non è una sorpresa che la Cina contribuisca solo per il 4 % sul totale, anche se va segnalata Geely che, grazie all’apporto di Volvo di cui è proprietaria, registra un discreto piazzamento all’11° posto.
Visti i buoni risultati ottenuti fino ad oggi, grazie soprattutto al successo di Maserati Levante e Alfa Romeo Giulia, e con un piano di ampliamento gamma promettente, la speranza è che FCA possa, nel giro di pochi anni, raggiungere stabilmente la top 5 di questa classifica, per poi puntare a un piazzamento sul podio e poi… chissà.