FCA sta vivendo un buon momento di salute nel mercato europeo grazie ai suv, Maserati Levante e Alfa Stelvio, e soprattutto grazie alla nuova Giulia che, dopo aver conquistato il gradimento di stampa specializzata e pubblico, punta a ritagliarsi anche fette di mercato importanti. Anche il piano per il Nord America procede bene, seppur con alti e bassi fisiologici, anche grazie all’acquisizione di Jeep e Chrysler, marchi sempreverdi ancora oggi apprezzati (e acquistati) dal pubblico di Oltreoceano.
Il discorso si fa un po’ più complesso per quanto riguarda l’India. Sono passati cinque anni dal divorzio commerciale con il colosso Tata (proprietaria del marchio Jaguar-Land Rover) che in India rappresenta più o meno quello che Fiat rappresenta per l’Italia. Sebbene le prospettive al momento non siano delle più positive con vendite che si stanno (per il momento) stabilizzando su cifre non certo incoraggianti, con meno di 500 veicoli immatricolati ogni mese, in FCA sanno che si può far meglio, in un paese con oltre 1 miliardo e 300 milioni di abitanti, numero per altro in costante crescita.
FCA potrebbe aver trovato nella Jeep Compass la pietra angolare da cui ripartire per affermarsi nel mercato indiano. Le fondamenta sulle quali poter crescere.
Presentata per la prima volta sotto forma di concept al salone dell’auto di Detroit nel 2002, la Jeep Compass è un crossover compatto in vendita dal 2006. La seconda generazione, in vendita da quest’anno, viene assemblata nello stabilimento di Ranjangaon (Maharashtra) ed è disponibile con due motorizzazioni per il mercato indiano: un 1.4 litri turbo MultiAir e un 2 litri diesel MultiJet.
Questo crossover/suv dalle dimensioni ridotte e compatte potrebbe diventare la chiave di volta per entrare nel cuore automobilistico di un paese in forte espansione, e in un mercato dove le auto vengono acquistate con i concetti di praticità e flessibilità d’utilizzo ben fissate in testa, ma senza rinunciare a un pizzico di qualità e, quando possibile, anche un occhio di riguardo verso il lusso.
ll prodotto c’è, ma al prodotto di qualità dovranno abbinarsi un prezzo adeguato e una rete di assistenza accettabile, come fa notare Murad Ali Beg, giornalista e autore nel settore automotive ben conosciuto in India. “Le auto Fiat sono sempre state ben fatte, ma il problema più grosso era l’assistenza e gestione post-vendita”, secondo Murad Ali.
Le basi per una svolta dal punto di vista commerciale ci sono, così come il nuovo prodotto. La nuova Compass è un’auto appetibile e ben realizzata. FCA ha penna e carta in mano, e c’è un potenziale pubblico di oltre 1 miliardo di persone in attesa di leggere questa storia.