Guardate la foto: 34 milioni di residuo per gli ecobonus decreto Rilancio. Erano 50 milioni il 1° agosto. Significa che con questo ritmo la dotazione verrà bruciata in pochi giorni. È un segnale positivo: fra gli italiani, c’è ancora voglia di essere un Paese moderno. Non invecchia coi monopattini elettrici, pericolosissimi per la sicurezza stradale e con un apporto sostanzialmente nullo per l’economia domestica.
Ecobonus decreto Rilancio sbranati: ne servono altri
Come ci spiega Federauto, c’è un primo passo: gli incentivi introdotti in sede di conversione in legge del decreto Rilancio per le Euro 6 con emissioni fino a 110 g/km. Con importi differenziati in funzione della classe emissiva di CO2. Tutto varia in base alla presenza o di un veicolo da rottamare.
Si parte da un 60% di parco auto circolante vecchio: da auto Euro 0, 1, 2, 3 e 4 (pari a 22,7 milioni). Aggiungiamo noi che serve il mezzo miliardo di ecoincentivi del decreto Agosto, per ringiovanire il parco auto, dare una bella immagine di sé all’Unione europea, farti vedere ai Paesi frugali che siamo proiettati nel futuro con l’auto moderna. E non sprofondiamo nel passato dei monopattini elettrici.
Incentivi senza limiti
È però fondamentale, ci dice Federauto, mantenere inalterata l’applicazione della nuova misura incentivante senza introdurre ulteriori limiti. No a plafond ristretti nell’utilizzo delle risorse complessive a disposizione delle tre fasce emissive. Sì ai gettoni anche per macchine e benzina e diesel, non solo elettriche o ibride plug-in. Con, aggiungiamo noi, promozioni accattivanti.