Sono trascorsi 35 anni dalla presentazione dell’Autobianchi Y10 avvenuta in occasione del Salone di Ginevra del 1985. La vettura è arrivata sul mercato con l’obiettivo di sostituire l’A112 che sul mercato era presente da 15 anni.
Per rendere meno evidente la differenza formale tra le due vetture, l’A112 restò in listino assieme alla Y10 fino alla fine dell’86. A livello estetico, l’auto presentava una coda tronca caratterizzata da un portellone verniciato in nero satinato, indipendentemente dal colore scelto per la carrozzeria.
Autobianchi Y10: la lussuosa utilitaria prodotta per 10 anni
La piccola scocca era parecchio aerodinamica con un coefficiente di 0,31 grazie al cofano motore inclinato, al parabrezza curvo, ai finestrini laterali a filo con la carrozzeria e ad altri dettagli. Tutte queste caratteristiche furono sviluppate dal Centro Stile Fiat che allora era guidato da Vittorio Ghidella. La definizione del progetto dell’Autobianchi Y10 ha richiesto oltre tre anni di studi.
La Y10 è stata proposta solo con una carrozzeria a tre porte piuttosto ampie per permettere l’accesso facile ai sedili posteriori. Complessivamente, l’utilitaria fu prodotta in tre serie. L’ultima fece la sua apparizione sul mercato verso la fine di settembre del 1992 la cui produzione fu spostata nello stabilimento di Arese.
Inizialmente, la vettura non catturò l’attenzione delle persone perciò Autobianchi decise di pubblicizzare il veicolo sfruttando alcune persone influenti come Gerry Scotti. In fase di debutto sul mercato, l’Autobianchi Y10 fu proposta in tre allestimenti chiamati Fire, Touring e Turbo. Quest’ultima versione vantava un impianto di scarico con singolo terminale di forma ovale, dei cerchi in lega da 13″, dei sedili e volante sportivi e altro ancora.
Tutte e tre gli allestimenti, però, potevano essere arricchiti ulteriormente con degli optional come ad esempio la chiusura centralizzata, il tetto apribile in cristallo e il climatizzatore.
Per quanto riguarda le motorizzazioni, si partiva dal Fire 1.0 da 45 CV per l’allestimento entry-level Fire fino al propulsore da 1.1 litri da 85 CV dell’Autobianchi Y10 Turbo, abbinato a un turbocompressore con intercooler. Secondo gli addetti ai lavori, la casa automobilistica italiana riuscì a produrre oltre 1,3 milioni di esemplari dell’utilitaria nei 10 anni di produzione.