E’ durata lo spazio di un week end l’ipotetica carriera politica italiana di Sergio Marchionne, attuale amministratore delegato di FCA. Il nome di Marchionne era, infatti, stato proposto da Silvio Berlusconi in un’intervista a Il Tempo come possibile candidato di una ancora indefinita coalizione di centro-destra alle prossime politiche italiane. “Per il centrodestra punto su Sergio Marchionne. Tra non molto gli scade il contratto negli Stati Uniti e se ci pensate bene sarebbe l’ideale”
Dopo la bocciatura di molti potenziali alleati, che vedono Marchionne troppo “vicino” al premier Renzi, a smentire l’ipotesi di un ingresso in politica è stato lo stesso amministratore delegato di FCA che, a margine del GP di Formula 1 in Austria, ha chiuso la questione con la seguente frase “Berlusconi è un grande ma io non ci penso per niente, neppure di notte”
Per Marchionne il futuro è ancora legato al gruppo FCA che dovrà essere guidato durante tutto il secondo semestre del 2017 e per tutto il 2018, l’ultimo anno dell’attuale piano industriale presentato nel 2014. Per i prossimi anni il manager italiano è destinato a seguire altre strade, probabilmente più redditizie rispetto alla politica italiana. In casa FCA, nel frattempo, come già riportato dagli organi di stampa nel corso delle ultime settimane è già iniziata la ricerca di un nuovo amministratore delegato. Staremo a vedere come si evolverà la vicenda.