L’autorevole rivista tedesca “Auto Bild” ha pubblicato, nell’edizione online, le cinquanta auto d’insuccesso a livello mondiale, tra cui non mancano alcuni modelli dei brand italiani Fiat, Lancia e Alfa Romeo.
Nella lista della testata giornalista teutonica compare la Lancia Thesis, accusata di essere “molto particolare”, soprattutto dal punto di vista stilistico. La Fiat Multipla, invece, è giudicata “oggettivamente brutta”, nonostante le doti di ampia visibilità e praticità, quest’ultima legata all’intelligente soluzione dell’abitacolo configurato a sei posti su due file secondo la filosofia ‘3+3’.
Per quanto riguarda Alfa Romeo, “Auto Bild” ha annoverato due auto che rappresentano il flop sul mercato per la Casa del Biscione. Una è la Alfa Romeo Alfa 166, schiacciata dalla forte concorrenza delle tedesche Audi A6, BMW Serie 5 e Mercedes-Benz Classe E, molto gettonate ai quei tempi tra le auto di segmento E ed anche perché le SUV all’epoca rappresentavano ancora un settore di nicchia che non sottraevano clienti a berline e station wagon di dimensioni medio-grandi.
L’altra, tuttavia, è ben più famosa ed è da sempre oggetto di critiche, vale a dire la Alfa Romeo Arna. La descrizione della testata tedesca è assolutamente negativa, dato che la sinergia tra Alfa Romeo e Nissan è stata definita “fallimentare”, nonostante l’idea di coniugare la filosofia automobilistica giapponese con quella italiana non fosse male. “Auto Bild” considera la Alfa Romeo Arna come un’auto “noiosa e inaffidabile”, tra l’altro caratterizzata da un “nome ibrido orrendo”. Non a caso, sottolinea la rivista, è stata venduta dal 1983 al 1986 in sole 27.974 unità.
Considerando anche i brand statunitensi di FCA, nella top 50 delle auto d’insuccesso sono menzionate anche le Chrysler PT Cruiser e Crossfire, nonché la quasi sconsciuta Plymouth Prowler, tutte nate all’epoca del sodalizio DaimlerChrysler con Mercedes-Benz.
Non mancano auto tedesche in questa particolare classifica, tra cui Audi A2, BMW Z3 Coupé, Ford Scorpio, NSU Ro 80, Mercedes-Benz Vaneo, Opel Corsa Berlina, le sportive Opel Speedster e GT, Porsche 914, Smart roadster, Volkswagen Lupo e Scirocco, ma anche auto sportive di nicchia come Artega GT e Gumpert Apollo.