Un interessante studio condotto dall’Università di Surrey rivela che viaggiare in auto con i finestrini abbassati vuol dire esporre gli occupanti del veicolo all’80% in più di emissioni. Si sa che accendere il climatizzatore significa consumare più carburante, anche se le vetture moderne sono più efficienti da questo punto di vista.
Perciò spesso si opta di viaggiare con il clima spento e i vetri calati per rinfrescarsi un po’ e risparmiare. Tuttavia, il climatizzatore ha dalla sua parte una serie di peculiarità come ad esempio filtra il polline e la polvere e migliora sicuramente il comfort di guida.
Climatizzatore auto: meglio dei finestrini abbassati contro le emissioni nocive
I dati, inoltre, smentiscono anche il consumo di carburante elevato in quanto i finestrini abbassati peggiorano l’aerodinamica della vettura e di conseguenza fanno aumentare i consumi di carburante.
Lo studio condotto dall’Università di Surrey ha preso in esame le emissioni di PM 10 e PM 2.5 nelle seguenti città: Il Cairo (Egitto), Chennai (India), San Paolo (Brasile), Dhaka (Bangladesh), Sulaymaniyah (Iraq), Guangzhou (Cina), Addis Abeba (Etiopia), Blantyre (Malawi), Medellín (Colombia) e Dar-es-Salaam (Tanzania).
Gli studiosi hanno potuto scoprire come variava la concentrazione di emissioni all’interno dell’abitacolo delle vetture nelle ore più affollate. Indipendentemente dalla città, guidare con i finestrini aperti significa esporre gli occupanti all’inquinamento esterno rispetto al climatizzatore acceso con ricircolo attivato.
Quest’ultimo permette di ridurre fino all’80% le particelle nocive. Gli studiosi dell’università britannica, infine, sostengono che l’esposizione allo smog con i finestrini abbassati aumenta del 91% durante le ore di punta.