Da diversi anni si parla, per il futuro di casa Ferrari, della realizzazione di un SUV, una particolare tipologia di veicolo che, in questi anni, stra trascinando le vendite del settore premium, non è un caso che Alfa Romeo e Maserati basino sui SUV tutta la loro strategia di crescita, ma che non presenta alcun legame con l’essenza, la sportività e la storia della casa di Maranello.
Nelle scorse settimane si è parlato di un crossover sportivo, qualcosa di molto simile ad un SUV in ogni caso, in arrivo dopo il 2020 per Ferrari. Oggi l’argomento torna in primo piano grazie a Bloomberg, uno dei punti di riferimento dell’informazione internazionale per quanto riguarda il mondo finanziario, secondo cui in casa Ferrari si sta pensando seriamente allo sviluppo di un SUV.
Il piano della dirigenza Ferrari è rappresentato dal superamento del limite delle 10 mila auto prodotte ogni anno (si tratta di un limite auto-imposto da Ferrari per preservare l’esclusività del marchio) che permetterebbe di programmare al meglio il futuro e, soprattutto, di incrementare a dismisura i profitti. Una fonte vicina a Ferrari sostiene, infatti, che il target della casa di Maranello sarebbe di raddoppiare i profitti derivanti dalla vendita di supercar entro il 2022. Per raggiungere questo obiettivo potrebbe essere “necessario” produrre un SUV o un crossover sportivo. A prescindere da come vogliamo chiamarlo, si tratta comunque di un veicolo che va in netto contrasto con tutte le altre produzioni di Maranello.
Ecco come potrebbero incrementare le vendite di Ferrari secondo Bloomberg:
Nonostante le smentite di Marchionne sull’argomento (l’ultima è arrivata due mesi fa), la realizzazione di un SUV in casa Ferrari potrebbe essere già molto più di un’ipotesi. Secondo Bloomberg, il SUV Ferrari avrebbe l’obiettivo di conquistare il mercato asiatico, in particolare la Cina, dove i potenziali clienti di Ferrari sono numerosissimi. L’obiettivo potrebbe essere quello di produrre circa 2 mila unità all’anno del nuovo SUV al fine di soddisfare solo in parte la domanda per questo progetto contribuendo a tenere alti i prezzi e i profitti.
Superare la quota di 10 mila unità vendute all’anno comporterebbe per Ferrari anche la perdita dello status di produttore di auto con volumi di vendita limitati che garantisce regolamenti più flessibili per quanto riguarda consumi ed emissioni in atmosfera dei vari modelli della gamma. Per aggirare il problema la soluzione è rappresentata dall’elettrificazione delle future Ferrari che potrebbero beneficiare di tecnologie ibride per massimizzare le performance riducendo le emissioni nello stesso tempo.
E’ chiaro che questo tipo di scenario farà storcere il naso a tutti gli appassionati delle quattro ruote ed agli amanti delle produzioni Ferrari. Il rischio, infatti, è quello di registrare una progressiva trasformazione della casa di Maranello in qualcosa di completamente nuovo che, molto probabilmente, non piacerà ai veri appassionati.