Lo storico Museo di Alfa Romeo di Arese, dopo tre anni di chiusura al pubblico, potrebbe finalmente riaprire molto presto. FCA avrebbe, infatti, raggiunto un accordo con il Ministero dei Beni Culturali italiano per superare gli ostacoli che non hanno permesso al Museo di mettere in mostra gli oltre 250 modelli di Alfa Romeo conservati dal 1976, anno di apertura dello stesso, al 2011.
le trattative tra Ministero e FCA si erano interrotte nel mese di marzo quando il TAR aveva rigettato l’istanza di annullamento del vincolo sul Museo presentata dalla casa costruttrice italiana che aveva intenzione di vendere 8 esemplari “doppioni” al fine di ricavare i fondi necessari per completare i lavori di ristrutturazione dell’intero complesso museale dedicato alla storia dell’Alfa Romeo, uno dei simboli del mondo dei motori internazionali e dell’industria italiana.
Stando all’accordo, non ancora ufficiale, tutti i 250 e oltre esemplari di Alfa Romeo, doppioni compresi, resteranno nel museo che, a partire dal mese di ottobre prossimo, entrerà in fase di ristrutturazione con FCA che avvierà i lavori in accordo con la Sovraintendenza dei Beni Culturali.
La casa costruttrice italiana ha intenzione di rilanciare l’immagine internazionale del brand Alfa Romeo e, in quest’ottica, il Museo di Arese, che racchiude la storia del marchio potrebbe, finalmente, riaprire i battenti al termine di un elaborato processo di ristrutturazione che non sarà ultimato, purtroppo, in tempo utile per l’inaugurazione dell’Expo 2015 di Milano, in programma a maggio. Il Museo di Alfa Romeo di Arese potrebbe però aprire i battenti, ribadiamo ancora una volta, finalmente, durante la prossima estate.
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