Il sito “JLWranglerForums.com” ha pubblicato nuove indiscrezioni sulla variante pick-up della nuova Jeep Wrangler, al momento nota con la sigla di progetto JT. Molto probabilmente, questa declinazione della iconica fuoristrada statunitense sarà identificata dalla denominazione Jeep Scrambler, nuovamente registrata da FCA nel 2015.
Tuttavia, sarebbe un omaggio allo storico CJ-8 Scrambler, variante pick-up della Jeep CJ-7, in produzione dal 1981 al 1986. A differenza dello storico antenato, il nuovo Jeep Scrambler avrà la cabina a quattro porte. Infatti, stando alle immagini in CAD pubblicate dal forum statunitense, sarà lungo circa 520 cm, ben 85 cm in più dell’attuale Wrangler Unlimited modello JKU.
Due tipologie di Hard Top ed una Soft Top
Per la copertura della cabina, invece, sarebbero previste tre tipologie di tetto: Hard Top di colore nero o in tinta con la carrozzeria (alleggerita da componenti in alluminio), oppure la capote in tela Soft Top di colore nero Premium Black e denominata Sunrider.
Per quanto riguarda le motorizzazioni, il Jeep Scrambler adotterà sicuramente il propulsore 3.0 V6 Turbo Diesel. Nessuna conferma, invece, per i motori a benzina 3.6 V6 ‘Pentastar’ e 2.0 Turbo ‘Hurricane’ a quattro cilindri, nonché per la versione a propulsione ibrida.
In arrivo nel 2019 e sarà prodotta a Toledo
Il pick-up Jeep Scrambler potrebbe essere anticipato dall’omonima concept car, la cui esposizione potrebbe essere parallela alla presentazione della nuova Wrangler, prevista al prossimo Salone di Los Angeles in programma ad inizio dicembre.
La versione definitiva del pick-up Jeep Scrambler sarà svelata nel mese di settembre del 2018, contemporaneamente all’avvio della produzione nell’impianto statunitense di Toledo, in Ohio. La commercializzazione sui principali mercati internazionali, invece, partirà nel 2019.
Altre storiche denominazioni dei pick-up di Jeep
In passato, oltre al CJ-8 Scrambler, il brand Jeep ha identificato altri modelli di pick-up, come il Comanche che derivava dalla Cherokee e il Gladiator. Quest’ultima denominazione, inoltre, ha identificato l’omonima concept car esposta all’edizione 2005 del Salone di Detroit.