I fatti. A Bastia Umbra (Perugia), tre uomini di origine albanese sono stati arrestati. Da quanto si sa, hanno picchiato un 24enne spoletino. Poi sono saliti in auto. Il guidatore l’ha ucciso travolgendolo in retromarcia in un parcheggio di una discoteca la notte tra venerdì e sabato 15 agosto. Durante fasi molto concitate, in pieno clima di violenza. Adesso vediamo cosa succede a chi uccide in auto: omicidio stradale, preterintenzionale, doloso. Per la difesa, l’albanese non si è accorto di avere travolto l’uomo.
Uccide in auto: omicidio stradale
L’omicidio stradale è colposo: per imperizia. Per esempio, passo col rosso e ammazzo. Non l’ho fatto di proposito. Succede anche per la guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di droghe: sballo, ammazzo e scatta l’omicidio stradale. Quest’ultimo è davvero discutibile. In realtà, se bevo o mi drogo prima di mettermi al volante, siamo in pieno nell’omicidio doloso: l’ho fatto apposta, sapevo che potevo ammazzare. Ma tant’è. All’inizio il reato di omicidio stradale era doloso; poi il Governo Renzi a marzo 2016 l’ha annacquato. È colposo. Con pene molto meno severe.
Omicidio preterintenzionale alla guida
L’albanese è accusato di omicidio preterintenzionale. È un dolo misto a colpa. Una sorta di conseguenza di atti diretti a ledere o percuotere. In altri termini, parrebbe che il guidatore volesse fare male alla vittima, non ucciderla.
Omicidio doloso in macchina
Infine, l’omicidio doloso. Ce l’ho con il mio vicino di casa, organizzo il tutto, mi apposto, lo vedo, lo punto, lo investo con l’intenzione chiara di uccidere. Con pene più severe del preterintenzionale. E molto più pesanti dell’omicidio stradale. La Rc auto non copre l’assassino: la polizza non si attiva solo se l’incidente è con dolo.