Di sicuro, come la pioggia, c’è che le Regioni fanno affari d’oro con il bollo auto: la tassa di proprietà della vettura. Un balzello discutibile: si dovrebbe pagare in base a quanto e quando usi, non in base alla proprietà. Una sorta di canone Rai per le vetture. Cosa non è sicuro è chi debba riscuotere il bollo auto. La Corte di giustizia Ue s’è appena espressa sull’affidamento diretto all’Aci.
Bollo auto: a chi tocca incassare per conto della Regione
Prendiamo una disposizione regionale. Che legittima un affidamento diretto a favore di un ente pubblico. Domanda: è conforme al diritto europeo se il corrispettivo non è motivato dal perseguimento dell’interesse pubblico? No. La riscossione delle tasse automobilistiche non è funzione di interesse pubblico esclusiva di Aci. Quindi il servizio deve essere sempre affidato con gara.
Lo dice la la Corte di giustizia europea, nona sezione, con l’ordinanza del 2020. Era stata sollecitata dal Consiglio di stato italiano in merito all’affidamento diretto all’Aci del servizio di riscossione della tassa automobilistica. Per una disposizione regionale della regione Campania (legge 16/2014).
Tutto nasce da un ricorso presentato da un operatore economico per annullamento diretto dell’affidamento disposto in Campania nel 2017. Per i giudici Ue, la cooperazione tra la regione Campania e l’Aci ha unicamente come scopo l’acquisizione di una prestazione a fronte del versamento di una retribuzione. I pagamenti previsti dalla convenzione in questione superano manifestamente il mero rimborso delle spese sostenute.
Gara da rifare per la tassa di proprietà della macchina
Morale: c’ l’illegittimità della norma regionale campana. E la conseguente necessità di procedere con gara pubblica all’affidamento del servizio. Tutti possono partecipare per la riscossione del bollo auto.