Salone di Los Angeles ko. Causa Covid, salta anche questa rassegna nel 2020. Così, però, i problemi sono tre. Primo: nel 2021 si devono recuperare un’infinita di motor show non andati in onda per il coronavirus. Come mettere ordine in un calendario così affollato? Secondo: le Case desiderano presentare le anteprime a un Salone solo. Sarà difficile per i Costruttori programmare più rassegne motoristiche a distanza ravvicinata. Terzo: ma i Saloni auto tradizionali hanno ancora senso ormai dopo la pandemia?
Dopo il Salone di Los Angeles ko, la fine dei motor show?
Così, Los Angeles si accoda a Detroit e New York, più Parigi. E Ginevra: ripartirà a marzo 2022. E all’inizio non ne voleva sapere di stopparsi, poi finalmente s’è arreso alla realtà. Senza contare tutte le presentazioni varie in giro per il mondo: annullate. Non c’è solo l’assembramento al Salone o in un altro luogo dove il modello viene esposto e visto. Esiste anche il guaio dello spostamento del fiume di persone su aerei e treni: tutto pericolosissimo.
Internet ha dato la prima spallata ai Saloni e alle presentazioni di vario genere. Il secondo schiaffo è arrivato dal Covid. Sarebbe ora forse di prendere atto che il mondo è cambiato e che, da una postazione computer, è tutto più facile se si vuole analizzare una vettura. Tutt’al più, individualmente e nel rispetto dei protocolli anti-infezione, si possono analizzare e testare le macchine dal vivo.
Soldi dei Saloni da investire altrove per le Case
Non ultima la questione dei quattrini. Le Case investivano parecchio nei Saloni, fra spostamenti, personale e stand. Adesso tutto può essere mezzo online, con costi bassissimi. E magari con un ritorno economico superiore. Di questi tempi, sono risparmi preziosi come l’ossigeno.