Indubbiamente la nuova Maserati MC20 presentata ieri sera rappresenta un prodotto fortemente simbolico per l’intera produzione del Tridente che riparte proprio dalla più sportiva delle sue vetture per costruire un rinnovato piano di rilancio. Come dicevamo, la Maserati MC20 è la capostipite di una nuova era che riporta in auge simboli e direttive uniche che hanno segnato la storia di un marchio iconico a cominciare dal V6 che ritrova la posizione centrale. La V con 6 cilindri non si vedeva su una Maserati dal lontano 1982, ovvero quando la Merak usciva ufficialmente di scena.
È quindi una scelta fortemente identitaria che riporta la realizzazione del propulsore a Modena, senza più dipendere ad esempio da Ferrari. Il suo nome, e tratti del suo aspetto, ricorda per forza di cose la straordinaria MC12 senza però rimanere legata ad una questione numerica in termini di esclusività produttiva visto che la MC20 sarà destinata ad un pubblico ampio senza che la produzione subisca una qualche limitazione in termini di produzione complessiva. Ma bisognerà fare comunque i conti col portafoglio che dovrà essere in grado di sborsare 216mila euro utili a fissare la soglia base di acquisto. Un netto balzo in avanti rispetto alla gamma attuale del Tridente che vede nella Maserati Levante V8 Trofeo il prezzo più elevato pari a 160mila euro. L’ambizione è tanta, le soluzioni tecniche ci sono e il prezzo è per forza di cose giustificato anche da una certa esclusività.
Investimento corposo
Lo stesso Mike Manley ha ammesso infatti che l’investimento utile alla realizzazione della Maserati MC20 è stato di poco superiore ai 350 milioni di euro. Una cifra molto interessante che ben si abbina all’esclusività di una vettura che vuole essere di rottura contribuendo a fissare una soglia di cambiamento che i vertici di FCA hanno fortemente voluto.
L’importanza dell’investimento utile a sostenere la realizzazione completa del progetto MC20 va di pari passo con un’impostazione decisamente votata al lusso affidata al marchio modenese all’interno del nuovo asset finanziario del gruppo nascente con PSA. Per Mike Manley “Maserati è uno dei gioielli della corona. È l’unico brand di lusso che abbiamo ed è un grande vantaggio soprattutto se viene gestito e finanziato nel miglior modo possibile. Nel passato abbiamo fatto qualche errore che ora abbiamo risolto, si sta agendo diversamente e la MC20 è la migliore dimostrazione che poteva dare la Maserati. Il Tridente ha un posto importante nel futuro del lusso”. Lo stesso Manley ha poi escluso un eventuale spin off “il futuro della Maserati è incredibile” ha ammesso.
L’AD di FCA è sicuro che la Maserati MC20 potrà dire la sua, sfidando anche (in casa) la Ferrari. Nel frattempo in Maserati si augurano che questo sia l’ultimo anno in perdita in modo da puntare alla vendita di circa 75mila vetture entro il 2024/2025. Davide Grassi, COO di Maserati, ha inoltre confermato che con la MC20 la Maserati tornerà nel campionato GT “nei prossimi mesi faremo un annuncio specifico in questa categoria”.
Infine Manley ha distribuito parole incoraggianti anche per l’Alfa Romeo. Con una ovvia sincerità l’AD di FCA ha ammesso che “l’Alfa Romeo non è ancora ai livelli che speravamo di ottenere, ma il suo futuro è vitale” quindi ha escluso il fatto che l’Alfa sia stata messa da parte “no, non è stata abbandonata. Avremo un nuovo modello che annunceremo a breve ma investiamo sul marchio anche con nuove dotazioni ADAS. C’è poi la Tonale che assumerà un ruolo importantissimo per il marchio”.
Si torna ai motori fatti in casa
Il cuore della Maserati MC20 è il suo splendido V6 che in meno di tre secondi la conduce verso i 100 chilometri orari di velocità facendola sfrecciare ai 325 km/h di velocità massima. Dati numerici derivati da 630 cavalli di potenza abbinati ad una trasmissione a doppia frizione con otto rapporti di cui sei di potenza e due di overdrive. La coppia è invece pari a 730 Nm per una massa complessiva che sfiora i 1.500 chilogrammi ottenuti con largo uso di fibra di carbonio e materiali compositi: il rapporto peso potenza si riduce a 2,33 chilogrammi per ogni cavallo erogato.
Le sospensioni sono realizzate in alluminio forgiate e adottano uno schema con doppio braccio oscillante e ammortizzatori attivi che introducono l’asse dello sterzo semi-virtuale, come accade anche sulle Alfa Romeo Giulia e Stelvio: la precisione di guida è garantita.
Il nuovo V6, denominato Nettuno, è il primo propulsore che Maserati torna a realizzare in casa dai tempi del V8 da 3,2 litri utilizzato sulla 3200 GT. L’intero propulsore è stato progettato e ingegnerizzato a Modena e sempre a Modena viene prodotto. L’architettura prevede un’angolatura tra le due bancate pari a 90 gradi con sistema di combustione dedicato che gli è valso un brevetto internazionale e permette di erogare 210 CV/litro. Il sistema funziona grazie all’abbinamento di una precamera che incorpora anche una candela per l’accensione. In questo modo quando la miscela aria/benzina finisce al suo interno e il pistone raggiunge quasi la posizione del punto morto superiore, la candela della precamera avvia la combustione che tramite fori dedicati si espande presso la camera di combustione principale. Viene introdotta quindi una combustione più veloce e sensibilmente più uniforme che aumenta anche l’efficienza complessiva. Se le condizioni di utilizzo non richiedono l’utilizzo della precamera, il motore funziona in maniera tradizionale.
L’italianità del progetto MC20 passa non solo per il motore e per lo stile unico, ma anche per la scocca in fibra di carbonio sviluppata col supporto della Dallara di Varano de’ Melegari e prodotta dalla TTA Adler di Napoli. La trasmissione è invece americana visto che viene realizzata dalla Tremec, del tutto simile a quella adottata sulla Chevrolet Corvette. Ma anche in questo caso il cambio è stato ingegnerizzato e settato a Modena per renderlo perfetto e perfettamente compatibile con la Maserati MC20.
Grande attenzione per l’aerodinamica
La Maserati MC20 possiede inoltre una cura aerodinamica certosina, sebbene all’esterno appaia decisamente priva di elementi aerodinamici preponderanti. La MC20 ha subito infatti circa 2000 ore/uomo di lavoro presso la galleria del vento della Dallara in accordo con oltre 1000 simulazioni di fluidodinamica virtuale. Uno sforzo consistente per una vettura perfetta in ogni suo aspetto. Le soluzioni aerodinamiche nell’impostazione della carrozzeria ci sono ma sono ben celate.
Le appendici aerodinamiche sono assolutamente ridotte, manca ad esempio l’ala posteriore cosa invece presente sulla MC12, visto che gran parte del carico deportante viene realizzato dall’ampio estrattore posteriore. L’aggressività vira verso forme più semplici e piacevoli sin da subito in accordo con uno stile minimale che comunque non esclude uno splitter all’anteriore, delle piacevoli prese d’aria sui passaruota posteriori e una canalizzazione raffinata sotto le portiere.
La MC20 intanto approda sul mercato nella sola variante con motorizzazione tradizionale, spegnendo le ipotesi di una possibile alternativa ibrida o elettrica. La MC20 a batteria si vedrà probabilmente nel 2022, mentre il prossimo anno dovrebbe arrivare una interessante variante spider.
Porta in dote il nuovo logo
Nel ruolo di capostipite di una nuova era, la Maserati MC20 introduce anche un piccolo restyling per il logo del Tridente. Un ulteriore piccolo segnale di un cambiamento ben più radicato: sulla MC20 si vede per la prima volta il nuovo logo e la nuova scritta Maserati.
Per la casa modenese, la nuova impostazione stilistica del Tridente lo rende più simile alla fontana del Nettuno di Bologna. Ora all’interno dell’ovale che contiene il celebre logo Maserati è scomparso il rosso che invece lascia spazio al blu (nella tinta Blu Maserati) in abbinamento col sempre piacevole bianco. Cambiano quindi anche i badge presenti praticamente su ogni superficie della MC20. Sul volante torna invece il Tridente all’interno di un cerchio tralasciando quindi la vecchia impostazione che prevedeva il classico ovale. Immancabile la presenza del Tridente anche sul montante posteriore che anche in questo caso risulta provo della cornice ovale e perde anche la saetta posta alla base.
Infine la scritta Maserati, posta sul posteriore della MC20 cambia il suo lettering fornendo un nuovo font che sarà poi applicato anche sui nuovi modelli del costruttore. La finitura in cromo satinato prende il posto di quella lucida utilizzata finora.