Torna la pseudo-notizia dell’abolizione bollo auto. È una fake news ricorrente. C’è da 10 anni. Perché sul web si insiste in questa direzione? Fa traffico, seguito, commenti. Viene sparata sui social. In realtà, col Covid, la tassa automobilistica c’è tuttora. Il decreto Cura Italia consente alle Regioni di sospendere l’incasso del bollo auto. Ma non c’è stata eliminazione.
Abolizione bollo auto: promesse elettorali
In passato, diversi politici di primo piano hanno fatti promesse elettorali. Una sorta di fake-promessa, che fa da genitore alla fake-news. Ma il bollo auto era e resta lì. Le Regioni continuano a incassare soldi dai proprietari delle vetture.
Ovviamente, i siti che piazzano la fake news continuano ad avere successo. Ma questo è un vecchio problema, che per adesso non è stato eliminato.
Oggi, ecco le Regioni che hanno sospeso la riscossione del bollo: Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Friuli Venezia Giulia, Campania e Calabria. Ogni Regione ha stabilito poi termini diversi per il versamento. Finita la pandemia, tutto sarà come prima.
Competenze della tassa automobilistica
Come ricorda l’Aci, le competenze in materia di tasse automobilistiche, dal 1° gennaio 1999, sono state trasferite dalla legge alle Regioni a Statuto Ordinario ed alle Province Autonome di Bolzano – Alto Adige e di Trento. Tali Regioni e Province possono affidare a terzi le attività di controllo e di riscossione delle tasse automobilistiche, mentre tali funzioni per alcune Regioni a Statuto Speciale sono svolte dal ministero delle Finanze.
Per autovetture, autoveicoli a uso promiscuo, autobus, autoveicoli a uso speciale e motocicli, la tassa automobilistica deve essere versata in base alla potenza effettiva del veicolo espressa in kilowatt. Il numero dei kiloWatt è riportato sulla carta di circolazione. Ill numero relativo ai kW può contenere una virgola: in questo caso non si devono considerare le cifre decimali.