Inizialmente, Ferrari non aveva nessuna intenzione di avviare un programma per sviluppare e costruire una versione da competizione della Ferrari 550 Maranello in quanto allora era concentrata al 100% sulla Formula 1. Alcuni sostengono che la casa automobilistica modenese non era neanche fiduciosa delle potenzialità offerte dalla vettura.
Per fortuna ci sono state alcune persone che hanno creduto nella 550. Tre anni dopo il debutto della supercar, diversi team tentarono di sviluppare una versione da corsa della 550 Maranello ma senza ottenere successo. Tuttavia, le cose sono cambiate quando Care Racing Development di Frédéric Dor ha commissionato a Prodrive lo sviluppo di un’auto da corsa basata proprio sulla 550 per poter correre nelle principali serie GT e nella 24 Ore di Le Mans.
Ferrari 550 GTS: la sportiva da corsa mostra tutto il suo potenziale in pista
Inizialmente nota come 550 GTO e poi ribattezzata come Ferrari 550 GTS, sarebbero stati costruiti complessivamente solo 10 esemplari nei successivi quattro anni. Queste 550 GTO/GTS sono state interamente assemblate senza alcun supporto da parte di Ferrari.
Sotto il cofano si nascondeva una versione pesantemente modificata del motore V12 originale della 550 Maranello. Innanzitutto, i tecnici di Prodrive aumentarono la cilindrata a 6 litri. Dopodiché venne montato un cambio sequenziale XTrac a 6 rapporti. In totale, la 550 GTS riusciva a sviluppare una potenza di circa 600 CV. Rispetto alla versione stradale, Prodrive riuscì a togliere circa 550 kg dal peso della supercar così da soddisfare i requisiti minimi per la classe.
In fondo all’articolo trovate un video pubblicato su YouTube da 19Bozzy92 che ci mostra in azione il telaio n°117110 di una 550 GTS Prodrive costruita nel 2004 prima della 24 Ore di Le Mans dello stesso anno. Proprio quest’auto è riuscita a posizionarsi in quarta posizione nella classe GTS.
La Ferrari 550 GTS in questione è ora gestita da Legend Racing Service ed è stata immortalata lo scorso luglio al Dix Mille Tours by Peter Auto sul circuito Paul Ricard e per la seconda volta durante i Challenge & GT Days 2020.