Nella giornata di ieri è arrivata una notizia attesa da tanto tempo. Dopo oltre 10 anni, infatti, gli impianti di Mirafiori e Grugliasco non utilizzeranno più gli ammortizzatori sociali. Nel corso delle prossime settimane gli oltre 4 mila addetti del polo torinese di FCA tornerà regolarmente al lavoro e l’azienda provvederà ad arricchire l’organico con nuovi profili specializzati e con 270 nuove assunzioni a tempo determinato.
Gran parte del merito di quanto sta accadendo nel polo torinese è legata all’avvio della produzione della Fiat 500 elettrica. La nuova city car della casa torinese, dopo la presentazione di marzo ed il successivo debutto commerciale delle versioni launch edition, si prepara al debutto con la gamma completa e alla salita produttiva che da novembre permetterà di toccare quota 5 mila unità prodotte al mese.
Il successo della nuova Fiat 500 elettrica sarà fondamentale per poter continuare con la piena occupazione nel polo torinese. La vettura, ricordiamo, è in produzione a Mirafiori, stabilimento oramai centrale delle operazioni di FCA in Italia. Come conferma Ferdinando Uliano, segretario nazionale della Fim, la continuità di questa situazione positiva “dipenderà molto dalle richieste del mercato della nuova 500 elettrica, ma nel frattempo attestiamo una situazione positiva. Già nel mese di ottobre assisteremo a un incremento dei turni sulla linea della 500″
Per ora, la cancellazione degli ammortizzatori sociali riguarda tutto il quarto e ultimo trimestre del 2020. Per il 2021 sarà, invece, necessario attendere le prossime settimane e valutare la risposta del mercato per la nuova 500.
Fiat 500 elettrica: i target produttivi per il 2021
La nuova city car elettrica di casa Fiat guiderà le attività produttive del polo torinese di FCA. L’azienda ha confermato che il target iniziale, relativo ai mesi di novembre e dicembre, è rappresentato dal raggiungimento delle 5 mila unità prodotte al mese. Tale target si tradurrebbe in un totale di 60 mila unità prodotte all’anno.
FCA ha però obiettivi più ambiziosi. Anche grazie alla possibilità di sfruttare la commercializzazione internazionale della vettura (pronta per l’esportazione dal 2021 in Nord America ma anche in alcuni mercati asiatici ed in Brasile), la Fiat 500 elettrica dovrebbe registrare un ulteriore aumento della produzione. Complessivamente, FCA dovrebbe arrivare a produrre circa 80 mila unità all’anno della nuova 500 a zero emissioni, con una media mensile che sfiorerà quota 7 mila unità.
Se la risposta del mercato sarà positiva (anche grazie agli incentivi statali disponibili in diversi Paesi per le elettriche), il target potrebbe salire ulteriormente con la possibilità di registrare l’arrivo di nuovi addetti per Mirafiori. All’orizzonte potrebbero esserci nuovi assunzioni a tempo indeterminato oltre allo spostamento di lavoratori dal vicino stabilimento di Grugliasco.
Gli altri progetti in arrivo
Per continuare a mantenere la piena occupazione nel polo torinese servirà l’avvio anche di altri progetti. Il polo industriale composto da Mirafiori e Grugliasco, oltre che sulla 500 elettrica, scommetterà sul futuro di Maserati. Gli aggiornamenti di Ghibli, Quattroporte e Levante porteranno tante novità (Ghibli Hybrid, nuovo sistema di infotainment, nuove versioni Trofeo di Ghibli e Quattroporte e, forse, anche Levante Hybrid) che dovrebbero garantire un incremento della produzione.
Nel frattempo, per il 2021, è già in programma l’avvio della produzione di nuovi modelli Maserati. Il piano industriale del Tridente prevede l’avvio della produzione delle nuove generazioni di GranTurismo e GranCabrio che si sposteranno da Modena a Mirafiori. Successivamente, tra i 2022 ed il 2023 sono in programma le nuove generazioni di Quattroporte e Levante mentre per la Ghibli, ad oggi, non c’è ancora una conferma definitiva.
Oltre ai progetti Maserati, in futuro FCA dovrebbe avviare la produzione anche di nuovi modelli sfruttando la piattaforma della Fiat 500 elettrica. In passato si è parlato di una versione di serie della Centoventi Concept presentata lo scorso anno. Di certo, la linea della 500 a zero emissioni sarà sfruttata per realizzare nuovi modelli elettrici in grado di soddisfare le richieste del mercato internazionale, sempre più interessato a vetture compatte a zero emissioni.