La notizia dello stop agli ammortizzatori sociali per gli stabilimenti FCA di Mirafiori e Grugliasco, dopo oltre 10 anni passati tra contratti di solidarietà e cassa integrazione, ha generato reazioni positive da tutto il mondo sindacale italiano. Il polo torinese si prepara a registrare una sostanziale crescita della produzione grazie all’avvio dei lavori sulla linea della Fiat 500 elettrica che arriverà, a novembre, a 5 mila unità prodotte al mese comportando l’assunzione di 270 nuovi addetti con contratto a tempo determinato.
Il polo torinese e lo stabilimento di Melfi sono i primi siti produttivi del gruppo FCA in Italia che stanno beneficiando degli effetti positivi del “Piano Italia”. Per altri stabilimenti, invece, c’è da attendere ancora un po’ prima di registrare una significativa crescita produttiva. E’ il caso, ad esempio, dello stabilimento di Termoli, sede di produzione di motori e cambi per svariati modelli del gruppo FCA. Il sito molisano, al momento, è ancora in una fase di parziale riorganizzazione e punta ad avviare, quanto prima, la produzione dei nuovi motori ibridi.
In queste ore, da Termoli, si registrano le dichiarazioni di Riccardo Mascolo, segretario regionale della FimCisl, che conferma le sensazioni positive in merito al futuro dello stabilimento: “Le buone notizie che arrivano sullo stabilimento di Mirafiori ci fanno ben sperare per la nostra realtà molisana. Non a caso gli investimenti sul nuovo motore Fly fire presso l’area ex Fire8V sono proiettati su un prodotto che guarda al futuro. I motori ibridi insieme a quelli elettrici diventano una scelta
obbligatoria per la sostenibilità dell’ambiente”
Diversi rappresentati sindacali, in particolare la Fim, sono convinti che Termoli diventerà un importante riferimento per a produzione di FCA nel corso del prossimo futuro. I nuovi investimenti del “Piano Italia” potrebbero garantire il raggiungimento della piena occupazione anche nel sito molisano.
Il futuro di Termoli è “mild hybrid”
La tecnologia mild hybrid è stata introdotta da FCA ad inizio 2020, con il lancio delle nuove Panda e 500 Hybrid. Più recentemente, inoltre, l’azienda ha presentato la Ghibli Hybrid con un nuovo 2.0 quattro cilindri elettrificato. Per il futuro,il gruppo ha intenzione di accelerare sullo sviluppo di soluzioni elettrificate. Il futuro di Termoli sarà legato a doppio filo a queste tecnologie.
Dall’inizio del 2020, infatti, lo stabilimento molisano è in fase di riorganizzazione con l’obiettivo di avviare la produzione dei nuovi motori FireFly con sistema mild hybrid entro il primo trimestre del 2021. I nuovi motori mild hybrid diventeranno una parte fondamentale della gamma di diversi modelli del gruppo FCA.
In particolare, i nuovi motori che FCA produrrà a Termoli entreranno a far parte della gamma delle Jeep “italiane”, ovvero la Renegade e la Compass, che abbineranno alla recente variante plug-in hybrid anche una versione mild hybrid. Anche Fiat continuerà a puntare sul mild hybrid con il lancio delle versione “Hybrid” della 500X e della Fiat Tipo restyling. Entrambi i modelli potranno contare su motori prodotti a Termoli.
Anche Alfa Romeo sfrutterà il nuovo motore FireFly in via di sviluppo a Termoli. La nuova unità, probabilmente nella variante da 1.5 litri turbo, dovrebbe essere al centro della gamma di motorizzazioni del nuovo Alfa Romeo Tonale. Il C-SUV sarà elettrificato e, oltre alla già confermata versione plug-in, avrà di certo alcune motorizzazioni mild hybrid.
E’ chiaro, quindi, che il lancio delle nuove motorizzazioni elettrificate rappresenta un progetto chiave per il sito di Termoli. Grazie al nuovo progetto, infatti, ci potrebbe essere una sostanziale crescita della produzione e, quindi, una netta riduzione del ricorso agli ammortizzatori sociali che, come accaduto nel polo torinese, potrebbero sparire. Ulteriori aggiornamenti sul progetto arriveranno di certo nelle prossime settimane.