Maserati non corre in Formula 1 da tantissimi anni ma l’ultima sua supercar, la Maserati MC20, vanta una tecnologia del motore derivata dalla F1, secondo Jason Fenske di Engineering Explained.
Il nuovo V6 biturbo da 3 litri, soprannominato Nettuno, utilizza la precamera di combustione. Ciò significa che ogni cilindro dispone di una doppia camera di combustione, ciascuna con la propria candela. La precamera di combustione non è nuova in quanto, ad esempio, Honda la utilizzava già negli anni ‘70. Tuttavia, la casa automobilistica modenese sta sfruttando in modo diverso questa tecnologia.
Maserati MC20: Jason Fenske di Engineering Explained ci parla della tecnologia F1 del Nettuno
Maserati è probabilmente l’unico produttore di auto che utilizza un sistema di precamera passivo all’interno di un’auto di serie. Aria e carburante non vengono iniettati attivamente nella precamera, che è più piccola della camera di combustione principale e si trova direttamente su di essa.
La miscela aria-carburante viene aspirata nella camera di combustione principale e dopodiché spinta verso l’alto nella precamera grazie al movimento del pistone. Secondo Fenske, questa configurazione è stata progettata per accelerare la combustione. Il brevetto del Tridente su questo design riporta che è possibile ridurre il consumo di carburante del 30% o ridimensionare un motore del 25%, producendo la stessa potenza di un propulsore più grande.
Sia la precamera che la camera di combustione principale hanno delle proprie candele. A regimi elevati viene utilizzata soltanto la candela della precamera, secondo Fenske. La quantità di tempo che passa tra l’accensione di ciascuna candela può essere regolata, modificando la durata della combustione per riscaldare il convertitore catalitico o addirittura rendere il powertrain più silenzioso.
Vi ricordiamo che nella Maserati MC20, il Nettuno riesce a sviluppare una potenza di 630 CV e 730 nm di coppia massima. Ciò permette uno scatto da 0 a 100 km/h in soli 2,9 secondi e una velocità massima di 325 km/h.