Dopo una buona ripartenza dopo la pausa estiva, caratterizzata da poche interruzioni dell’attività, lo stabilimento FCA di Cassino si prepara ad interrompere la produzione con l’inizio del mese di ottobre. In programma ci sono tre giorni di cassa integrazione COVID a cui potrebbero seguire, nel corso delle prossime settimane, ulteriori stop produttivi.
Con la fine della produzione della Giulietta oramai ad un passo e dopo mesi di enormi difficoltà, i lavoratori di Cassino e di tutto l’indotto sono concentrati sul futuro. Dal 2021, infatti, lo stabilimento laziale cambierà decisamente registro ed entrerà in una nuova fase della sua storia dopo il parziale fallimento legato al lancio di Giulia e Stelvio.
Il futuro di Cassino sarà legato a doppio filo ai modelli premium e di lusso. In particolare, sarà la piattaforma Giorgio il fulcro delle attività produttive del sito laziale. I piani di FCA, infatti, sono chiari. Per Cassino non sono previsti modelli ad elevati volumi di produzione. Per il futuro, oltre il 2021, sarà necessario attendere il primo piano industriale del gruppo Stellantis.
Difficilmente, in ogni caso, il gruppo che nascerà dalla fusione tra FCA e PSA cambierà i programmi per il sito laziale. Cassino sarà il fulcro della produzione di modelli premium e di lusso per molti anni. e si affiancherà al polo torinese dove verranno realizzate buona parte delle Maserati del futuro oltre alla Fiat 500 elettrica.
Il 2021 sarà l’anno zero per Cassino
Il prossimo anno sarà un anno fondamentale per Cassino. La fine della produzione della Giulietta dovrebbe arrivare entro dicembre. Successivamente, lo stabilimento laziale cambierà decisamente forma puntando tutti sui modelli di segmento D e sull’elettrificazione. In arrivo ci sono i restyling di metà carriera di Giulia e Stelvio. Le nuove versioni dei due modelli di Alfa Romeo potranno contare su diverse novità.
Tra le principali caratteristiche dei restyling di Giulia e Stelvio troveremo le nuove varianti elettrificate, probabilmente dotate di una versione mild hybrid del 2.0 turbo benzina già in gamma. Una versione plug-in hybrid appare improbabile (soprattutto per la Giulia) ma resta un’ipotesi sul tavolo almeno sino a quando Alfa Romeo non chiarirà i suoi piani futuri per i due modelli. Di certo, Giulia e Stelvio hanno ancora diversi anni di carriera.
Considerando il restyling in arrivo, infatti, è probabile che i due modelli di segmento D arrivino alla conclusione del loro ciclo di vita soltanto tra il 2023 e il 2024. Se le vendite avranno raggiunto livelli soddisfacenti, i due modelli potrebbero avere un futuro e potrebbe esserci una nuova generazione in arrivo (magari basata su un’evoluzione della Giorgio).
Sempre nel 2021 ci sarà il debutto del Maserati Grecale. Il nuovo D-SUV, confermato ufficialmente nel corso delle ultime settimane, è il progetto di riferimento per il futuro di Cassino. Il modello, infatti, diventerà il “best seller” di Maserati e ricoprirà un ruolo essenziale per lo stabilimento. Il Grecale è atteso sul mercato entro fine 2021 (ma la presentazione dovrebbe avvenire nel primo semestre) e sarà sviluppato sulla piattaforma Giorgio.
I lavori di produzione del nuovo modello inizieranno entro fine 2020.
Nuovi modelli in arrivo dal 2022?
Dopo il 2021 toccherà ai dirigenti di Stellantis prendere le decisioni sul futuro. E’ chiaro che Cassino continuerà a puntare su auto di lusso e auto premium. In particolare, lo stabilimento continuerà a sfruttare la piattaforma Giorgio che potrebbe essere la base di partenza di nuovi modelli in grado di arricchire la gamma della nuova azienda.
Tra le ipotesi che dovranno essere valutate dalla dirigenza di Stellantis c’è sicuramente la possibile realizzazione di un modello premium su base Giorgio con uno dei marchi del gruppo PSA. Il gruppo francese è molto debole nel settore premium ma Stellantis potrebbe tentare di lanciare uno dei brand (Peugeot o DS) con un modello premium di segmento D da esportare in tutta Europa e forse anche in Nord America.
Di certo, da Cassino continueranno ad uscire modelli premium. Nei piani dello stabilimento non ci saranno modelli di segmento inferiore e la realizzazione di nuove linee produttive di vetture che non rientrano nei segmenti premium. Maggiori dettagli arriveranno di certo nei prossimi mesi.