Fiat Chrysler Automobiles (FCA) dovrà pagare una multa pari a 9,5 milioni di dollari (8,1 milioni di euro) per aver ingannato gli investitori sulla verifica delle emissioni che non hanno rispettato le normative.
Il gruppo automobilistico italo-americano, che non ha ammesso o negato il comportamento illecito per risolvere l’indagine della Securities and Exchange Commission (SEC), ha rifiutato di commentare la sanzione che deriva dallo scandalo delle emissioni diesel.
FCA: nuovi problemi sulle emissioni per il gruppo automobilistico italo-americano
FCA ha accettato un accordo nel gennaio del 2019 del valore di circa 800 milioni di dollari per risolvere quanto affermato dall’U.S. Justice Department and California Air Resources Board (CARB), secondo cui utilizzava del software illegale per restituire risultati falsi nei test delle emissioni.
La SEC ha dichiarato a febbraio 2016 che Fiat Chrysler Automobiles aveva condotto un audit interno il quale ha confermato che i suoi veicoli erano conformi alle normative sulle emissioni.
All’epoca, gli ingegneri della Environmental Protection Agency (EPA) e di CARB avevano sollevato alcune preoccupazioni in merito ai sistemi di emissione di alcuni veicoli a gasolio. I regolatori hanno affermato lo scorso anno che FCA ha utilizzato dei dispositivi per ingannare i test sulle emissioni nella guida reale.
Il governo degli Stati Uniti ha rafforzato l’applicazione delle norme sulle emissioni dopo che Volkswagen ha ammesso di aver eluso intenzionalmente le norme, subendo oltre 30 miliardi di multe.
All’interno di una dichiarazione, Joel R. Levin – direttore regionale dell’ufficio della SEC di Chicago – ha dichiarato: “In un momento di maggior controllo della conformità normativa delle case automobilistiche, Fiat Chrysler ha fornito garanzie fuorvianti agli investitori, non rivelando i limiti del proprio audit interno”.