Politici pentiti stoppano i monopattini elettrici. La BBC riporta che politici intelligenti a Coventry stoppano i monopattini elettrici. Motivo: sicurezza stradale a ramengo. Monopattinisti aggressivi e feroci con tutti, specie coi pedoni sui marciapiedi. È stato il consiglio comunale della città inglese a dire basta dopo soli 5 giorni. E in Italia? Esiste una classe politica che ammetta l’errore?
Politici pentiti stoppano i monopattini elettrici: la situazione
Come in Italia, nel Regno Unito la sperimentazione era stata annunciata in pompa magna come la più importante mai realizzata nel Regno Unito. Con 200 monopattini elettrici a Coventry e altri 200 a Birmingham, per esempio.
Scatenata Sarah Gayton, attivista per la Federazione nazionale dei ciechi: si augura che i monopattini scompaiano dal Regno Unito. È rimasta scioccata nel vederli sfrecciare sul marciapiede, per poi essere abbandonati in tutto il centro. Un residente intervistato dalla BBC, Ricky Canley, ha parlato di inferno su due ruote.
La situazione è come quella in Italia. Anzi, da noi è peggio perché la politica è molto più lenta. Servirebbe un politico che, con umiltà, dica: 50 incidenti al mese col monopattino. Ora li fermiamo, sono pericolosissimi per gli utenti deboli e per le auto. Nonché per i mezzi di soccorso.
Dal reddito di cittadinanza al monopattino
D’altronde, la politica in Italia già ha capito che il reddito di cittadinanza non funziona. Premia soprattutto chi non ha desiderio di lavorare. Analogamente, serve qualche politico italiano che ammetta come i monopattini equiparati alle bici in Italia siano una sciagura. Con costi sociali destinati a lievitare da 17 miliardi di euro l’anno per feriti e morti.