A distanza di circa due mesi dall’avvio del progetto, FCA ha annunciato di aver raggiunto la quota di 100 milioni di mascherine chirurgiche prodotte in Italia. L’azienda ha avviato la produzione dei dispositivi di protezione, sempre più attuali dopo l’incremento dei contagi di queste settimane, ad inizio del mese di agosto dopo diverse settimane di preparazione.
La produzione di mascherine avviene in reparti appositi realizzati negli stabilimenti di Mirafiori e Pratola Serra. Attualmente, il progetto è solo in una fase iniziale in quanto FCA punta ad incrementare notevolmente i volumi di produzione grazie all’implementazione di nuovi macchinari nel corso delle prossime settimane.
Attualmente, infatti, sono attive 19 linee di confezionamento nello stabilimento di Pratola Serra e 25 linee in quello di Mirafiori. Il progetto prevede l’impiego di un totale di 600 lavoratori nei due stabilimenti. Una volta che l’attività produttiva sarà entrata a regime, inoltre, si prevede la realizzazione di 27 milioni di mascherine al giorno tra Pratola Serra e Mirafiori.
Le mascherine prodotte da FCA saranno utilizzate poi dal Commissario Straordinario per l’emergenza Covid-19 che le distribuirà, tramite la Protezione Civile, su tutto il territorio nazionale. Parte della produzione, inoltre, è riservata a tutti i dipendenti dei siti italiani di FCA che possono contare su di un kit di protezione giornaliero come parte del protocollo di sicurezza per affrontare l’emergenza sanitaria.
Al progetto avviato da FCA partecipano anche la multinazionale del packaging bolognese Ima e dalla società di automazione industriale Fameccanica del gruppo farmaceutico Angelini.
Il progetto potrebbe continuare per diverso tempo
Il progetto di produzione di mascherine in Italia da parte di FCA è temporaneo. Inizialmente, infatti, l’azienda prevedeva di completare la produzione entro la fine dell’anno in corso. L’evoluzione dell’emergenza sanitaria ed il nuovo picco di contagi che stiamo registrando dalla scorsa estate, probabilmente, spingerà l’azienda a prolungare le attività di produzione di mascherine.
Al momento, è bene sottolineare, non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali in merito alla durata del progetto. Attualmente, FCA non ha ancora raggiunto la capacità produttiva giornaliera di 27 milioni di mascherine. Una volta raggiunto tale target, la produzione dovrebbe andare avanti per diversi mesi e l’andamento della pandemia in Italia avrà un effetto diretto sulle scelte future.
Un progetto molto importante, anche per i lavoratori di Pratola Serra
A differenza di quanto sta avvenendo a Mirafiori, dove la produzione è in forte crescita grazie ai nuovi investimenti di FCA che porteranno anche a nuove assunzioni, a Pratola Serra la situazione è molto difficile. La produzione di motori diesel è in costante calo e i nuovi motori destinati al Fiat Ducato non saranno sufficienti a colmare le capacità produttive dello stabilimento.
L’avvio della produzione di mascherine è, quindi, stato un intervento fondamentale per lo stabilimento irpino in quanto ha permesso di ridurre il numero degli esuberi, incrementando le ore di lavoro. Per il futuro, la produzione di mascherine potrebbe rappresentare un’importante risorsa per il sito di Pratola Serra. FCA potrebbe anche continuare con la produzione dei dispositivi di protezione nel sito irpino per diverso tempo mentre il progetto di riconversione parziale di Mirafiori potrebbe terminare prima.
Di certo, maggiori dettagli sulla questione arriveranno nel corso delle prossime settimane, anche e soprattutto in base all’andamento dei contagi in Italia. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti legati al progetto di produzione di mascherine in Italia da parte di FCA.