Nuovi incentivi da 400 milioni. Si ipotizzano altri ecobonus, dopo il successo straordinario di quelli di agosto e settembre, per la fame di auto degli italiani. Un segnale splendido. Gli italiani hanno voglia di muoversi per lavoro e per svago su veicoli moderni ed efficienti: non è vero che c’è un rimbambimento generale, coi connazionali nullafacenti e sfaticati sui monopattini in autostrada.
Nuovi incentivi da 400 milioni: quando
Una dote aggiuntiva per gli incentivi all’automotive, una delle misure che il Governo starebbe valutando da inserire nella prossima manovra: legge Bilancio 2021. Sentiamo il viceministro all’Economia Antonio Misiani, ospite di SkyTg24 Economia: c’è una valutazione in corso, è molto importante sostenere l’automotive che vale il 6% del Pil. C’è un interesse anche ambientale, il nostro parco veicolare è molto vecchio e inquinante, accelerare il rinnovo del parco veicoli consente di ridurre l’inquinamento. Nonché ridurre i consumi. Un’operazione sicuramente utile dal punto di vista della transizione energetica e dello sviluppo sostenibile.
Le risorse? Per Misiani, è prematuro fare una quantificazione, faremo tutte le valutazioni del caso. Guardando anche i numeri dell’andamento del mercato che per il momento purtroppo è ancora molto sotto i livelli del 2019.
Non sarebbe male, aggiungiamo, sfruttare i soldi europei del Recovery Fund. Dimostrando all’Europa e ai Paesi frugali. che guardiamo al futuro: l’auto, la mobilità pulita e sicura, la difesa anti-Covid con spostamenti moderni e intelligenti. Non deve passare il messaggio dell’italiano monopattinaro ignorantello, senza voglia di lavorare, ebete a 100 all’ora in autostrada.
Ecobonus: ecco a chi fanno gola
- I numeri Unrae (Cae estere) sono chiari: fra gli utilizzatori, c’è l’ottima performance dei privati. Che stanno rispondendo positivamente agli stimoli derivanti dagli incentivi. In settembre la crescita è del 25% con un incremento di quota di oltre 8 punti, al 68,6%. I primi 9 mesi si mantengono in forte calo del 27,4%, al 62,3% del totale mercato.
- Altalenante l’andamento del noleggio che, in settembre, torna a registrare un segno positivo (+5,8%, al 17,4% di quota di mercato). In crescita entrambe le componenti: il breve termine nel mese segna un +14,4%, il lungo termine un incremento del 5% per la spinta delle captive, di diretta emanazione delle Case auto. A fronte di una contrazione delle principali società Top di noleggio a lungo termine. Nei 9 mesi cumulati la perdita del noleggio si attesta sul 40% e la quota di mercato si contrae di 2,3 punti, al 22,7% del totale.
- Un ulteriore forte calo in settembre interessa le società, con una rappresentatività che scende di quasi 8 punti al 13,9%. Nei 9 mesi la perdita in volume è del 46,6% e la quota di mercato si ferma al 14,5%.
Allettanti le piccole. Gli incentivi influenzano soprattutto i segmenti di ingresso del mercato, con crescite a doppia cifra per le city car del segmento A (+15%) e le utilitarie (+23,3%) che raggiungono rispettivamente il 17,8% del totale mercato e il 38,1% di quota (+4,1 punti).